Il periodo di autunno è stato caratterizzato da alcuni eventi di particolare intensità. Riconosciamo in ogni piega di vissuto la mano del Signore, che continuamente ci spinge in avanti, ci sostiene con la sua forza, ci precede sempre e sempre ci sorprende con le meraviglie del suo amore. Sì, ci sorprende; e le sue sono sempre sorprese di vita, di bene, di speranza.
A ciascuno di noi Egli chiede solo una piccola cosa: di fidarsi di lui, di prendere sul serio la sua presenza, di fare un piccolo passo di audace, coraggioso affidamento al suo amore, pur se il passo non intravede ancora certezze definite all’orizzonte.
“E camminando si apre il cammino”, diceva Arturo Paoli, e questo noi possiamo umilmente confermarlo: sì, è proprio così. Si apre il cammino, se con fede si inizia a camminare, accettando che si disveli a poco a poco l’orizzonte verso cui ci si dirige, e intanto gioire, “perché uno sguardo di infinito amore è su di noi” (M. Alessandra OSA).
Il nostro cammino comunitario nei mesi scorsi si è inoltrato in alcune esperienze belle, che desideriamo comunicare anche a voi.
Le sintetizziamo così: lavoro e incontri.
Anzitutto il lavoro. Abbiamo scelto di focalizzare forze e investire in apprendimento e tecniche nel lavoro della ceramica e di adottare proprio la lavorazione dell’argilla come lavoro manuale della comunità.
Tanta importanza ha la dimensione del lavoro nella vita contemplativa: esso ci consente di vivere una solidarietà ancor più radicale con gli uomini e le donne che ogni giorno affrontano la fatica di un lavoro da cui trarre sostentamento; lavorare è proprio dei poveri, e anche noi, da povere, lavoriamo; il lavoro, inoltre, crea sinergie ulteriori tra noi, crea comunione, collaborazione, ed è una terapia tanto buona contro i moti di ripiegamento che sempre sono dietro l’angolo. Il lavoro, infine, è un’altra espressione della preghiera: si lavora con il cuore portando davanti al Signore tutti e ciascuno, implorando continuamente “che nessuno si perda”; e si prega con le mani, a plasmare un oggetto in cui vanno a confluire dedizione, attenzione, cura…. con un pensiero a chi sarà il destinatario dei nostri manufatti.
Ringraziamo il Prof. Antonio Pujia Veneziano e la moglie Graziella Cantafio di Lamezia Terme, che nei mesi di settembre-ottobre ci hanno tenuto un laboratorio di 30 ore di ceramica, durante il quale non solo abbiamo avuto modo di apprendere tecniche e affinare modalità già in uso, ma anche di plasmare con loro una bella amicizia.
Passando alla voce incontri, intendiamo riferirci in primo luogo ad un evento della nostra Federazione che ha visto coinvolte anche noi: nel mese di ottobre le Consorelle del Monastero di Gesù e Maria in Bologna hanno celebrato i 60 di fondazione del loro monastero; questo evento di grazia ha visto partecipare, assieme alla Preside federale, M. Monica Gianfrancesco OSA, alcune Sorelle dai nostri Monasteri dell’Emilia-Romagna, di Cascia e di Roma-Santi Quattro Coronati per animare la preghiera, solennizzare col canto le celebrazioni e rendersi disponibili per incontri di conoscenza coi giovani della vicina Parrocchia. Dalla nostra Fondazione era presente la responsabile delegata, Sr. M. Lucia OSA.
L’idea era di cogliere l’occasione di questo anniversario per “rilanciare” il messaggio di S. Agostino e il suo itinerario di ricerca-conversione: Agostino è sempre di estrema attualità e può fare tanto bene anche a ciascuno di noi, come lui alle prese con domande sul senso del vivere e su come e dove indirizzare la propria ricerca, cosa farne della propria vita.
Fra le proposte, segnaliamo due incontri su tematiche agostiniane, rivolti agli studenti del Liceo classico cittadino, che hanno visto il concorso di numerosi giovani, attenti e pieni di domande; la partecipazione, in orario pomeridiano, era assolutamente libera, e per i giovani che hanno aderito valeva come credito formativo. Cornice degli incontri, preparati con sussidi multimediali e che hanno visto la partecipazione, assieme a Sr. M. Lucia, di alcune Sorelle del Monastero dei Santi Quattro Coronati e di alcuni confratelli agostiniani, è stato il suggestivo Oratorio di S. Cecilia, annesso alla Chiesa agostiniana di S. Giacomo Maggiore, nel cuore della “cittadella universitaria”a Bologna.
“L’uomo Agostino cercatore della vera sapienza” è stato il titolo del primo incontro; “Agostino e l’amicizia” il tema del secondo. Ringraziamo la Prof. ssa Stefania Vita Finzi, docente del Liceo Classico Galvani di Bologna, per l’entusiasmo e la disponibilità con cui ha sostenuto e promosso queste due proposte; ringraziamo inoltre le docenti del Liceo Classico L. Ariosto di Ferrara, che hanno partecipato sia personalmente che accompagnando una classe. Un ringraziamento va anche al Priore della Comunità di S. Giacomo, P. Domenico Vittorini, e all’Assistente della Federazione, P. Marziano Rondina, per la squisita ospitalità. Da ultimo, desideriamo ringraziare i tanti giovani presenti per l’attenzione e l’interesse dimostrato.
Dal 27 novembre al 2 dicembre abbiamo vissuto il tempo forte degli Esercizi Spirituali comunitari: occasione per fermarci, riflettere e ricollocarci davanti al Signore, in ascolto di quanto Egli desidera, per noi e da noi. Ci ha aiutato con alcune preziose meditazioni don Fortunato Morrone, Sacerdote della Diocesi di Crotone.
3 dicembre – Incontro regionale FUCI: al termine delle riunioni, tenutesi presso il Museo diocesano di Rossano, i fucini, provenienti dalle varie Diocesi della Calabria, sono saliti presso la nostra Casa per un momento di agape fraterna e per partecipare alla preghiera dell’Ora Nona; si è trattato di un’occasione bella per uno scambio di conoscenza. I giovani universitari erano accompagnati da D. Pino De Simone, Assistente FUCI di Rossano-Cariati, e dal sacerdote dehoniano p. Luigi Cortese, Assistente FUCI di Cosenza.
6 dicembre – I membri delle equipes di pastorale giovanile, missionaria e vocazionale della Diocesi di Rossano-Cariati, assieme ai loro Assistenti, d. Claudio Cipolla, d. Enzo Malizia e d. Domenico Simari, hanno scelto di prepararsi al Natale con un tempo di silenzio e preghiera; insieme ci siamo messi in ascolto del brano che apre il Libro della Consolazione di Israele: Isaia 40, 1-11, seguendo le tappe della lectio divina, scandite da canoni in canto e momenti di silenzio per la riflessione personale. Al termine abbiamo raccolto davanti al Signore le preghiere di ciascuno, maturate dall’ascolto interiorizzato della Parola.
12 dicembre – Giornata di Ritiro spirituale per la nostra Comunità: a predicarlo è d. Paolo Congedi, della Diocesi di Ugento, accompagnato dal confratello d. Salvatore Farì; nelle due meditazioni ci offre preziosi spunti per la preghiera dal percorso di ricerca dei Magi.
22 dicembre – Durante la Novena di Natale abbiamo la gioia di condividere l’Eucaristia con D. Stefano Aita, Sacerdote novello originario di S. Lorenzo del Vallo: “dal grido alla gioia”, questo in sintesi il bel messaggio della sua Omelia, in riferimento al percorso dell’Avvento che sta per sfociare nel gaudium natalizio. Accompagniamo con la preghiera il ministero di questo giovane Sacerdote.
26 dicembre – Nella Festa di S. Stefano la S. Messa è celebrata da d. Mario Corraro, Sacerdote della Diocesi di Cosenza, accompagnato dal seminarista Emanuele: li ringraziamo per la visita così bella e dal clima così gioioso e allegro.
Commenti(4)
Cinzia Solera dice
3 Gennaio 2017 alle 14:19Ho partecipato di persona ad entrambi gli incontri sulla parola e il pensiero di S.Agostino, tenuti ad ottobre a Bologna, ed aperti agli studenti liceali; al secondo incontro ho coinvolto anche una mia classe, del Liceo L.Ariosto di Ferrara. Ritengo che occasioni come queste siano uniche, per ‘uscire dal rumore’ e dal preconfezionato, culturalmente e ideologicamente: i giovani, anche se non sempre ricettivi, sulle prime, se ne accorgono presto, e si dimestrano grati . Occorrerebbe, a mio giudizio, che proprio su questa risorsa il carisma agostiniano trovasse nuovo impulso, per alimentare nuovo ‘ascolto’ e contagiare di fiducia, volontà, speranza soprattutto i ragazzi . In fin dei conti, a loro stiamo per affidare il futuro; e per farlo, dobbiamo corredarlo di una ‘cassetta degli attrezzi’ opportunamente adeguata. Sennò, non sapranno mai come costruirlo.
Riccardo dice
9 Gennaio 2017 alle 22:32A Bologna si sono tenuti due incontri molto intensi e ricchi di provocazioni per noi giovani!
Giacomo dice
10 Gennaio 2017 alle 16:47Ho partecipato all’incontro di venerdì 28 ottobre e devo dire che ho scoperto cose nuove sul Santo che prima non conoscevo. Esperienza sicuramente da ripetere!
Maria Forlani dice
10 Gennaio 2017 alle 16:48Agostino è stato un pensatore rivoluzionario, capace di scavare dentro di sé e scriverne in maniera elegantissima e toccante. Sentirlo spiegare dalle monache agostiniane è stato un grande piacere, e motivo di approfondimento. Occasioni come queste dovrebbero essere fatte più spesso e coinvolgendo un maggior numero di persone, specialmente giovani!