Cronache eucaristiche

Nel cammino di questa vita non siamo soli. E in determinate, speciali ricorrenze, questa certezza diventa in noi qualcosa di ancor più evidente, plasticamente vero.

Le intensissime e speciali giornate appena trascorse ce lo hanno fatto vivere con commozione e devozione.

Può cambiare la collocazione geografica: dall’interno di una casa adibito ad aula liturgica, ad un esterno esposto all’umore del tempo; da una stradina di campagna polverosa e disseminata di buche, ad una cappellina tirata a lucido.

Ma non cambia la sostanza: il Signore cammina con noi. Ed è lui a tracciare il percorso, a indicare dove inoltrare i nostri passi: sì, perché ci attende sempre un oltre verso il quale dirigerci.

Nella Domenica del Corpus Domini la S. Messa è stata celebrata con solenne semplicità nella sala della foresteria adibita a…. “cappella estiva”.

Al termine della S. Messa, si prepara la Processione con Gesù Eucaristia. Ci attende un percorso lungo la stradina sterrata fino al futuro monastero.

Si direbbe, che, in risposta ad un appello segreto, non manchi nessuno. Fra noi c’è l’anziano e il giovane; ci sono coppie di sposi; bambini che gettano fiori a Gesù Eucaristia, e ragazzi che hanno da poco ricevuto la prima Comunione.

 

Siamo un piccolo popolo in cammino…

Ed ecco che la meta si avvicina: uno sterrato incerto e ghiaioso ci porta all’ingresso dell’ex seminario diocesano estivo, futuro monastero…

Il Signore benedica.

Benedica la vita e il cammino di ciascuno.

Benedica il luogo che accoglierà, speriamo in un futuro non lontano, una comunità di Sorelle agostiniane e coloro che vi cercheranno ristoro per il cuore.

Benedica il presente e il futuro.

Benedica, e sostenga il cammino di tutti.

Benedica, e ci aiuti a camminare insieme, a lavorare insieme, a sostenerci a vicenda. In una parola: ci aiuti a farci eucaristia. A sentirci suo corpo e a vivere di conseguenza: non ciascuno da solo, ma in una sinergia di cuori e di intenti.

La preghiera prosegue, in silenzio. Poi il cammino riprende. Si ritorna alla “casa di oggi”: casa anch’essa benedetta.

 

 

Lunedì 19 giugno è un altro giorno da ri-cordare. Facciamo memoria dell’ottavo anniversario del nostro arrivo in Diocesi.

E’ doveroso ricordare: per celebrare la bontà del Signore, che nelle svolte tortuose di questi otto anni, nei tratti impervi e in salita, oltre che nelle discese ampie e pianeggianti, ci ha condotto con la sua mano potente.

E’ doveroso ringraziare: certo, del vissuto intenso e ricco; ma anche, in anticipo, di quanto vivremo: un grazie anticipato è un grazie più gratuito…

Presiede la Concelebrazione eucaristica l’Arcivescovo, Mons. Satriano. Ci sono con noi tanti amici: Sacerdoti e persone laiche. Anima col canto il coro S. Agostino.  E’ giorno feriale, e partecipare per alcuni è costato sacrificio.

Nella sua Omelia l’Arcivescovo fa un’affermazione molto bella: “Sono trascorsi otto anni; il monastero non c’è ancora. Però c’è una presenza: la comunità delle Agostiniane; e questo è un dono”.

E’ dono anche per noi essere qui, in questa terra calabrese che sentiamo ogni giorno più “nostra”.

Da essa stiamo ricevendo il Vangelo dell’ospitalità; della generosità; del “farsi carne” della nostra fede nelle relazioni schiette e semplici con chi ci raggiunge.

Col passo della fiducia e della speranza proseguiamo il cammino, nell’umile consapevolezza, ancora una volta, di compierlo insieme.

 

 

 

 

Commenti(4)

  1. Immacolata Maringola dice

    Semplicemente grazie per aver condiviso questo grande momento di Grazia per chi, come noi, è stato impossibilitato a partecipare nonostante il desiderio. Grazie di cuore e un abbraccio affettuoso. Uniti nella preghiera.

  2. Eugenio Nastasi dice

    Grato alla SS. Trinità, come tanti altri laici, per il dono della venuta in terra calabra delle Monache Agostiniane; per il loro passo felpato che ci ha accompagnato in questi 8 anni; per la discrezione del loro entrare nel nostro vissuto e offrirsi a fare un tratto di strada insieme: un modo tutto fervido e solerte di vivere il prossimo nella “eccezionale” condizione di monache consacrate: l’agire tangibile di chi crede e spera, l’esempio più che tenero del donarsi …c’è stupirsi e ringraziare il Signore.
    Eugenio Nastasi

  3. Cinzia dice

    Molto intenso e vivo questo vostro cammino, è vero ciò che scrivete su Qualcuno che ci mette in strada.
    Un bacione a tutte. Cinzia

  4. Valentina ioimo dice

    Sono molto felice di aver partecipato e condiviso momenti così intensi come sempre intrisi di gioia e fede. Felice di far parte, nel mio piccolo, con presenze saltuarie, di questa Comunità !!! Meravigliose Suorine Agostoniane della montagna di Rossano!!grazie !!

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