Respiro ampio, largo, profondo.
Le Madri che ci hanno preceduto, nella loro saggezza hanno voluto consegnarcelo. Ed è, questa, la loro eredità più preziosa.
Una comunità monastica, che confini ha? Loro ce lo hanno insegnato: sono i confini non delimitati dall’appartenenza ad una comunità, ma aperti ad abbracciare anche le “comunità-sorelle”.
Ecco al riguardo come si aprono gli Statuti federali, che sono le norme che spiegano la nostra appartenenza alla comunità più ampia che è la Federazione dei Monasteri Agostiniani d’Italia.
«Nel nostro Ordine il concetto di Comunità non si esaurisce né è circoscritto nei limiti della Comunità locale. Di conseguenza, il senso più pieno di Comunità nei nostri Monasteri, che pure conservano la loro autonomia, viene realizzato nella Federazione e nella Comunità di tutto l’Ordine. Essa è la nostra famiglia più grande, ordinata al bene della Chiesa che è la Comunità suprema di tutti i cristiani» (Statuti della Federazione “Madre del Buon Consiglio” – Monasteri Agostiniani d’Italia, n. 1).
In questi otto anni qui a Rossano, abbiamo sperimentato tante volte la vicinanza delle altre Comunità della Federazione. Poteva trattarsi di una telefonata; di una lettera; anche, di un sostegno tanto gratuito quanto generoso e di incoraggiamento…
Abbiamo avuto modo di condividere foto, video e raccontare con dovizie di particolari dei passi di questa fondazione, che per la maggior parte delle altre Comunità si trova molto, troppo distante.
Ma ora, finalmente, c’è stata la possibilità di una visita per diverse Sorelle.
E così, dell’appartenenza a questa famiglia più ampia che è la federazione, abbiamo avuto una bellissima conferma nei giorni scorsi, durante i quali abbiamo ospitato sei Sorelle di altri Monasteri agostiniani d’Italia, assieme al P. Marziano Rondina OSA, Assistente della Federazione.
Ecco il nostro gruppo al completo, in un’istantanea scattata sulla terrazza del futuro monastero…
Sono stati giorni di lavoro e di pianificazione: lo scopo di questa venuta era infatti di ospitare le Madri Consigliere della Federazione, che assieme alla nostra M. Preside si sono ritrovate per elaborare proposte, suggerimenti, percorsi da proporre a tutte le Comunità agostiniane d’Italia, per un cammino che sia sempre più di comunione e in sintonia con quanto oggi la Chiesa e Papa Francesco ci chiedono.
E’ stato tanto bello questo ritrovarci: abbiamo messo insieme vissuto, parola, ricordi, speranze, problemi e fatiche; e già questo è un aiuto: poter scambiare le reciproche esperienze, avere Sorelle che sappiano ascoltarle, ricomprenderle in sé.
Ma abbiamo messo insieme anche gioia, allegria, battute…
C’è stato modo di assaggiare almeno qualcosa della bontà di questa terra, coi tesori di storia e arte che racchiude, ma anche col cuore grande che ha.
Abbiamo, naturalmente, accompagnato a visitare il luogo del nostro progetto, ricordando a noi e a loro che si tratta di un progetto non per noi stesse, ma che appartiene anche a loro, ed è per chiunque sia in cerca di ristoro del cuore…
Grazie, Sorelle, di questi giorni vissuti insieme…
Ora che siete ritornate nei vostri monasteri, sapete dove e come “collocarci”: Rossano non è più un qualcosa da elaborare con la fantasia…
Vi aspettiamo di nuovo qui: la prossima volta, speriamo di potervi accompagnare a visitare non un cantiere di lavori in corso, ma il “cantiere vivo” di un monastero.
Continuiamo a sostenerci a vicenda. Da questa postazione “periferica” che è Rossano rispetto al resto della Federazione, vi giunga, caloroso e forte, il nostro fraterno abbraccio.
Commenti(3)
Cinzia dice
16 Luglio 2017 alle 10:36Bellissimo momento di grazia e fertilità.
Immacolata Maringola dice
17 Luglio 2017 alle 7:53Buongiorno, la vostra presenza a Rossano e’ un dono grande del Signore, siete il nostro parafulmine con la vostra preghiera, il vostro canto di lode al Signore. Che Dio vi benedica e la Madonna del Buon Consiglio vi aiuti a dare sempre buoni consigli anche a noi che, tante volte ci rivolgiamo a voi, donne di Dio.
bernardino dice
17 Luglio 2017 alle 19:08Grazie Grazie e Grazie di questa “voglia” di comunicare.
Ci mette in comunione.