Che bello!
Sì, che bello! …Vedere le ampie e suggestive sale del Palazzo S. Bernardino accogliere un nutrito gruppo di ragazzi insieme alle loro famiglie, agli insegnanti, agli amici per un pomeriggio in cui la Bellezza ha veramente risposto agli interrogativi che i giovani studenti del Liceo Artistico di Rossano le avevano posto per realizzare le opere in gara.
“Interroga la Bellezza”: questo infatti era il titolo del Concorso indetto da noi, Monache Agostiniane di Rossano, con il patrocinio della Provincia Agostiniana d’Italia, in collaborazione con il Liceo Artistico di Rossano. Una prima edizione, quella indetta con il Bando del 15 febbraio 2017, che speriamo possa avere un seguito negli anni a venire, considerata la partecipazione e la risposta dei ragazzi, chiamati a cimentarsi in un tema certamente impegnativo ma pur sempre “attrattivo”.
Un brano di Agostino li ha accompagnati nell’avventurosa sfida di tradurre in forme e colori i tratti di un’intuizione, un richiamo, un’idea, una luce maturata nel cuore e nella mente, da portare a galla attraverso la preziosa rete di matite, resine, acrilici, gessetti e pennelli.
«Interroga la bellezza della terra, interroga la bellezza del mare, interroga la bellezza dell’aria diffusa e soffusa. Interroga la bellezza del cielo, interroga l’ordine delle stelle, interroga il sole che col suo splendore rischiara il giorno; interroga la luna, che col suo chiarore modera le tenebre della notte. Interroga le fiere che si muovono nell’acqua, che camminano sulla terra, che volano nell’aria: anime che si nascondono, corpi che si mostrano; visibile che si fa guidare, invisibile che guida. Interrogali! Tutti ti risponderanno: Guardaci: siamo belli! La loro bellezza li fa conoscere. Questa bellezza mutevole…Chi l’ha creata, se non la bellezza immutabile?» (Agostino, Discorsi, 241, 2).
I giovani artisti si sono messi in gioco e hanno parlato linguaggi diversi sfiorando i significati della bellezza sparsi nell’universo, nella natura, nell’uomo, negli affetti, nei sussulti di gioia e di inquietudine, negli interrogativi e nelle ragioni più profonde che sostengono l’impianto di una vita. Con i lavori degli studenti è stata organizzata una piccola mostra nella sala grigia di S. Bernardino, dove le opere spiccavano tra pannelli che riproponevano brani di Agostino sulla bellezza e su Colui che è «il più bello tra i figli dell’uomo».
Il 18 gennaio 2018, giorno della premiazione, i ragazzi hanno potuto rivedere le loro realizzazioni artistiche… L’arte è una cosa seria, lascia traccia se arriva dritta al cuore e ne pizzica le corde, anche le più nascoste; è seria perché è immediata e la comunicazione ha una valenza potentissima, particolarmente in questo nostro tempo.
La cerimonia di premiazione, nella sala adiacente alla mostra, è stata preceduta e arricchita da diversi interventi, moderati dalla Prof.ssa Idalina Cipriani, docente al Liceo Artistico di Rossano, sostenitrice e collaboratrice nell’organizzazione dell’evento.
È intervenuta la Dirigente scolastica del Liceo Classico, Scientifico, Linguistico e Artistico di Rossano, la Dott.ssa Adriana Grispo, manifestando un vivo ringraziamento e interessamento per la proposta formativa, e inserendola nel contesto delle altre attività e iniziative del polo liceale.
Sr. Lucia Solera O.S.A., responsabile della nostra Comunità monastica agostiniana di Rossano ha presentato, con l’ausilio di alcune diapositive, la ricerca della bellezza in Sant’Agostino, fino al suo approdo, “l’Umile Gesù”, e sottolineando in particolare quegli aspetti capaci di parlare anche ai giovani di oggi.
(Vai al link per leggere il testo completo dell’intervento di Sr. Lucia Solera O.S.A.: Agostino cercatore della bellezza Bello è Dio – presentazione)
Era presente il Sindaco di Rossano, Dott. Stefano Mascaro, che si è rivolto al pubblico presente accennando al legame tra bellezza e bene comune.
A chiudere la serie degli interventi è stato p. Michele Falcone, nostro confratello agostiniano, in rappresentanza del Priore provinciale dell’Ordine, che ha indirizzato ai giovani artisti un forte richiamo alla loro responsabilità di essere costruttori del futuro a partire dalle loro scelte, dal loro impegno, dalla loro capacità di saper discernere tra le tante proposte, lasciandosi accompagnare da figure di riferimento che li sappiano indirizzare e sostenere verso quella Bellezza che non si può possedere ma soltanto contemplare.
(Ascolta l’intervento di p. Michele Falcone O.S.A.)
Erano presenti in sala anche l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Rossano, Dott.ssa Angela Stella, e il Segretario Generale dell’Ordine di Sant’Agostino, p. John Flynn O.S.A..
Ricordiamo anche i Membri della giuria del Concorso: Prof. Antonio Pujia Veneziano di Lamezia Terme, la Prof. Silvana Maglione e la Prof. Claudia Zicari di Rossano, Sr. Elena M. Manganelli, nostra consorella e scultrice del Monastero agostiniano di Pennabilli (RN). A questi nostri amici, insegnanti ed artisti, va il nostro ringraziamento per la disponibilità manifestata e perché in loro abbiamo avvertito una premura che potremmo definire paterna e materna, di partecipazione e incoraggiamento verso la giovane generazione in cammino sui sentieri dell’arte.
Il Premio del Concorso consiste in un viaggio a Roma dal 28 aprile al 2 maggio p.v. per il vincitore, insieme con genitori e un insegnante, con la possibilità di visitare, fra le altre, alcune delle più belle manifestazioni storico-artistiche che l’Ordine di Sant’Agostino ha prodotto nei secoli e di cui è tuttora custode.
A vincere il 1° premio è stata Beatrice Bosco, di Rossano, studentessa della 3A, per l’opera “Ritratto di mia nonna”, di cui riportiamo di seguito la descrizione data dall’Autrice e la motivazione della Giuria.
Descrizione dell’opera da parte dell’Autrice:
L’opera rappresenta il ritratto di mia nonna. È stata colorata con gessi e acquerelli.
Ho scelto di fare questo ritratto perché ritengo che lei simboleggi la bellezza assoluta, l’esperienza della vita, una vita vissuta con tanti sacrifici ma che giorno dopo giorno rendono la vita sempre più bella.
Commento della giuria:
L’ottima capacità grafica si unisce all’armonico equilibrio nell’uso del colore. Ne risulta un ritratto psicologicamente intenso dove traspare la stima e l’affetto per il soggetto trattato.
Apprezzabile la capacità di sfruttare un “difetto tecnico” (quello della carta che si increspa) per accentuare la sensazione di vecchiaia della pelle del volto ritratto. Le poche e semplici parole che accompagnano l’opera si sposano perfettamente con quanto espresso graficamente e colpiscono per la loro maturità.
Lo sguardo del volto ritratto sembra concentrarsi fra la malinconia dei ricordi e il desiderio di guardare al futuro con ottimismo e dolcezza.
L’esecuzione fa emergere una adeguata qualità pittorica e un certo virtuosismo tecnico di matrice classicheggiante.
Lontanissima da stereotipi e cliché, l’immagine si espone allo sguardo di chi la osserva in tutta la sua verità – e in tutta la sua bellezza – per il carico di vissuto, di amore, di devozione e di gratuità che porta con sé. Apprezzabile la scelta compositiva, la soluzione formale con la quale si risolve l’intensità dello sguardo raffigurato, la scala tonale utilizzata, la tecnica pittorica dell’acquerello che, impastato con la materia polverosa dei gessi colorati, rivive sulla carta la profondità del lascito spirituale e affettivo qui testimoniato.
Se fare arte significa guardarsi dentro ed esprimere sensazioni e sentimenti in cui tutti possano ritrovarsi questo lavoro merita grande attenzione. Da un punto di vista tecnico esprime una notevole capacità e talento espressivo. Nelle motivazioni della giovane artista si afferma poi un concetto importante: la bellezza è il punto di arrivo, un accumularsi progressivo di sacrifici…detto oggi …ha un sapore non di antico…ma, forse, di profetico… Bello!!!
Il 2° posto è andato a Noemi Stricagnolo, di Piragineti-Rossano, studentessa di 4A, per l’opera “I colori dell’anima”.
Descrizione dell’opera “I colori dell’anima” da parte dell’Autrice:
“Oggi la gente ti giudica per quale immagine hai, vede soltanto le maschere e non sa nemmeno chi sei”.
Questa è una frase della canzone di Marco Mengoni e richiama la mia opera che rappresenta una donna che nella sua vita ha indossato maschere diverse per diversi motivi. E le ha indossate perché non aveva il coraggio di affrontare quello che c’è davvero sotto, o perché si è mostrata come avrebbe voluto qualcun altro. Indossa le maschere perché vuole nascondersi, ma il problema delle maschere è che possono essere strappate in ogni momento. La bellezza della vita è mostrarti così come sei. Ogni persona si deve mostrare con i suoi difetti e i suoi pregi. Solo così ognuno sarà sincero con se stesso.
Il volto della donna presenta vari colori: sono le maschere che vanno via.
Commenti della giuria:
L’Autrice ha incentrato il suo sforzo creativo nella rappresentazione di un volto dai tratti sintetici, utilizzando il colore in modo alquanto materico. In questo modo, simbolicamente, la pittura si fa corpo e attraverso una estesa gamma cromatica è il volto stesso che diventa natura.
Lo sguardo, rivolto verso lo spettatore, è indefinito e si perde nello spazio alla ricerca di una verità o realtà celata che non può essere rivelata ai suoi occhi, ma può scorgere e contemplare attraverso lo spirito, gustando tutta la sua bellezza.
L’opera, espressivamente molto intensa risulta molto coerente con la descrizione che la accompagna. La bella ed efficace resa materica del quadro si sposa felicemente con il significato della maschera che si frappone, creando spessori e zone oscure, alla trasparente lettura dell’identità del personaggio che si mostra. Suggestivo l’uso del colore.
Il 3° premio è stato assegnato a Martina Pia Vulcano, di Rossano, studentessa di 2°, per l’opera “I legami della bellezza”.
Descrizione dell’opera “Il legame della bellezza” da parte dell’Autrice:
Nel mio dipinto ho voluto rappresentare il legame tra la bellezza della persona e della natura. La corda simboleggia questo legame. Ho impiegato varie tonalità di colore: chiare e vivaci per i fiori e più scure per il cuore. La bellezza non è rappresentata dal colore, ma dagli elementi.
La bellezza vera è interiore, pertanto ho desiderato rappresentare l’organo che con i suoi battiti scandisce la bellezza della vita.
Commenti della giuria:
L’opera si lascia apprezzare per la sua forte valenza simbolica, espressa attraverso elementi molto semplici e per l’efficace uso dei diversi materiali.
Il centro della composizione è occupato dalla configurazione di un cuore, intorno al quale si snoda una sottile corda che avvolge e tiene insieme alcuni elementi floreali. Nel suo insieme e a prima vista, il cuore diviene metafora di “vaso” dal quale i fiori si alimentano.
L’opera offre una interessante riflessione etica sul rapporto uomo-natura, mettendo in evidenza la consapevolezza che lo stesso autore intrattiene con le problematiche della realtà odierna.
Sono state assegnate anche quattro menzioni d’onore ad Antonio Calarota, Marianna Rotondo, Vanessa Stricagnolo e Beatrice Aloe e gli attestati di partecipazione a tutti i concorrenti presenti.
Si conclude così anche per noi un’esperienza che ci ha arricchito, nella quale abbiamo forse azzardato un passo di cui non conoscevamo o non potevamo prevedere i contorni. Possiamo testimoniare anche in questo caso che, quando l’azione procede dalla contemplazione, e quando l’amore di Dio apre il cuore dell’uomo facendogli cogliere il bisogno dei fratelli, si innesca un meccanismo virtuoso di cui Dio stesso si fa carico con delicatissime attenzioni e intrecci di legami fecondi, completando per noi l’opera sua!
Deo gratias.
Che bello!
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Commenti(6)
Nella dice
20 Gennaio 2018 alle 3:54Bellissima e formativa inizitiva!
p. Giuseppe Rombaldoni dice
20 Gennaio 2018 alle 10:46Splendide come sempre; complimenti
Silvana dice
20 Gennaio 2018 alle 18:14Che brutto non essere potuta essere presente! Primo premio: rughe, si! Tante e profonde , scolpite sul volto della nonna; ma tale e’ la vitalità che traspare da questo volto che appare bellissimo.In esso colgo l’immagine della famiglia che tramanda i veri valori alla nuova generazione.. Bellissima la nonna e bellissima la nipote! A voi, amiche care, i miei complimenti.
Eugenio Nastasi dice
21 Gennaio 2018 alle 11:12È sempre un avvenimento importante l’evento che coinvolge i giovani e li vede protagonisti delle loro doti e capacità. Ed è un dono che ci dà speranza perché ce li presenta capaci di prendere in mano le occasioni coinvolgenti, quelle che esprimono il bello della vita, come in questo caso. Grazie alle nostre Monache Agostiniane che insieme al Dirigente e ai proff. del Liceo Artistico che hanno reso tangibile la buona riuscita del concorso, i lavori premiati sono belli e di grande senso, ma più bello è che abbiamo partecipato in tanti. Grazie ai Padri John e Michele che ho conosciuto in mattinata e hanno trasmesso con la loro presenza e parola quanto la Chiesa ha a cuore il mondo giovanile e ogni giovane in particolare. La speranza dei giorni migliori oggi si è fatta realtà. Buona vita!
francesco dice
22 Gennaio 2018 alle 17:37Evento bellissimo e Voi tutte stupende, state cambiando il volto della Calabria o meglio lo state facendo riscoprire, gente concreta ed operosa, umile ed autentica, orientata verso il bene ed il bello, testimone di umanità condivisa. A presto francesco e gabriella
Sr. Marta dice
22 Gennaio 2018 alle 20:58Bravissime le monache e bravissimi anche i ragazzi. State diffondendo attorno a voi la bellezza che c’è dentro di voi!