#paroledicasa – DISTANZIAMENTO – 6 maggio 2020

DISTANZIAMENTO – 6 maggio 2020
Dopo esserci così frequentemente mescolati, abbracciati, accalcati, ora siamo costretti a tenerci a debita distanza. Siamo nell’epoca del distanziamento.
Questo riposizionarci su spazi nuovi ci sollecita a cercare modalità di vicinanza ulteriori, meno scontate: lo spazio di cui siamo privati per l’incontro o l’abbraccio possiamo leggerlo come una pausa per cercare parole nuove con cui renderci vicini, o per recuperare gesti che magari davamo per scontati: un sorriso, un “Buongiorno!” augurato cercando lo sguardo dell’interlocutore che rimane all’altro lato della strada o sul balcone di fronte.
Andando un po’ più a fondo, anche dentro di noi sentiamo la necessità di un distanziamento da certi “virus” oppressivi: la paura, ad esempio; la diffidenza; quel senso di sfiducia non solo verso gli altri, ma anche verso noi stessi, che ci fa dire: “non valgo nulla”; il disfattismo strisciante che ogni tanto ci assale; la superficialità nei giudizi e nel pensiero. Come fare? Ci ha pensato Dio stesso: la sua opera è quella di distanziarci continuamente dal fermento di questo sommerso. Lui ha la forza di allontanare da noi queste oscurità: «Come dista l’oriente dall’occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe» (Salmo 103, 12). Noi pensiamo che siano lì, ad un passo da noi, sempre a morderci, sempre a rincorrerci, e invece lui le ha dissipate, non solo allontanandole dal nostro cuore, ma facendo di sé il nostro prossimo più intimo.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Invia commento

Prenota il tuo posto