Le parole del Lunedì/ RECUPERO
Di fronte al rischio di una perdita irreparabile, attiviamo ogni risorsa: per recuperare una cosa cara; una relazione a cui teniamo; un oggetto, anche, magari lesionato o smarrito.
Quella del recupero è una vera e propria abilità, che richiede delicatezza, perseveranza, pazienza….
Recuperare un rapporto; recuperare la salute; recuperare entusiasmo; recuperare… una materia scolastica: sono tanti gli ambiti in cui si coniuga questo verbo prezioso.
Quando sentiamo che c’è di mezzo un valore affettivo, allora intuiamo che vale la pena dedicarci a recuperare, anche se ci costa in termini di tempo da spendere, energie da impiegare e nonostante l’esito resti incerto fino all’ultimo. In ogni caso, mentre viviamo il recupero di qualcosa che sta fuori di noi, siamo noi per primi a venire a poco a poco trasformati: fatiche, ansie, attese, attenzioni, ci arricchiscono e ci plasmano, ci fanno diversi, recuperando in noi risorse che forse non sospettavamo nemmeno di avere.
Il tempo di Pasqua in cui siamo immersi, e che ci accompagnerà fino alla Pentecoste, ci mostra Qualcuno tutto intento a recuperare: il Risorto.
C’erano relazioni interrotte bruscamente, lese nella fiducia.
C’erano parole ancora da comprendere, interiorizzare;
e c’era tutto quel tempo condiviso, che ad un tratto sembrava finito, finito inesorabilmente.
Il Risorto si avvicina, e per ognuno trova il modo di farsi incontrare, a poco a poco recuperando i fili dell’amicizia, della conoscenza intima, condivisa, compartecipata.
L’esito del recupero non sarà mai il ritorno al punto di partenza: il Risorto che recupera la Maddalena, Pietro, Tommaso e il discepolo amato, ma anche i due di Emmaus e alla fine tutti gli Undici, non li riporta al punto di partenza, ma li lancia oltre.
Il Risorto rende diversi quegli uomini e quelle donne, estroversi, protesi verso gli altri.
Una domanda ci può accompagnare in questa giornata:
c’è qualcosa che richiede la mia dedizione, in vista di un recupero?
C’è qualcosa di me che sento ha bisogno di essere recuperato dall’energia di vita del Risorto?
Commenti(2)
Cesaro Virgilio dice
12 Aprilee 2021 alle 9:43Sempre perfette sempre il passo lungo siete le monache agostiniane siete i parafulmini della cattolicita’. Incantate sempre penetrate nello spirito lo curate con la leggerezza di una piuma. V. V. Bene i migliori saluti stima e simpatia a tutte voi Virgi
Giuseppe dice
12 Aprilee 2021 alle 11:19Grazie, sorelle!
…”Non smetteremo mai di esplorare, ed alla fine della nostra ricerca torneremo allo stesso punto da cui siamo partiti e conosceremo quel posto per la prima volta!” (T.S. Eliot)