Da quando siamo qui a Rossano, non finiamo di fare scoperte. Non c’è bisogno di compiere particolari escursioni; si tratta, semplicemente, di avere occhi per ciò che ci circonda.
L’orniello spunta dai muri a secco; si sporge dai dirupi, e coi suoi rami flessibili si lascia dondolare docile al vento.
È anche conosciuto come “albero della manna”, per via della sostanza dolce che il suo tronco secerne.
Manna. E la mente per assonanza va alla Bibbia, e a quel viaggio nel deserto reso possibile proprio dalla manna, donata da Dio stesso nel suo amore pieno di cura. Cibo leggerissimo, quasi impalpabile, eppure abbastanza nutriente da permettere il cammino di un giorno. La manna era il cibo del “giorno-per-giorno”. Una tappa alla volta.
Stare alla sapienza della manna significa disporsi a ricevere il necessario per oggi; Dio, nel suo amore che guarda a ciascuno di noi con cura personalizzata, conosce ciò di cui abbiamo bisogno e vuole donarcelo: il suo modo tipico di sostenerci, di darci forza, di illuminarci, si chiama grazia.
Non dobbiamo fare altro che riconoscere; apprezzare; raccogliere la “manna” con cui oggi Dio ci vuole sostenere.
«Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa e tu provvedi loro il cibo a suo tempo» (Sal 144, 15).
Ti ricordiamo il link per sostenere il Progetto: “Un Giardino per riconnetterci all’Essenziale” :
Commenti(2)
Cinzia Solera dice
5 Luglio 2021 alle 9:36“Ti basta la mia grazia”, dice Gesù.
Sr Monica dice
5 Luglio 2021 alle 10:18La manna è grazia da condividere e la forza della grazia accresce la capacità di dono. Essa convince a spezzare la manna della grazia inventando modi e anticipando tempi, come l’andare in fretta di Maria dalla cugina Elisabetta. La preghiera di Maria ce ne faccia grazia!