Chissà perché ci portiamo nella testa l’idea che le comunicazioni importanti debbano avvenire quasi in maniera straordinaria e fuori dal comune. Le parole di chi ci sta vicino e ci conosce le sentiamo feriali, quasi scontate, e d’istinto siamo portati a dubitarne. Ma quando a pronunciarle sono persone “esterne”, allora subito hanno maggior presa. Addirittura siamo portati a fidarci del primo “guru” in cui incappiamo, nel mare magnum di Internet.
Siamo fatti così. Purtroppo.
In realtà, sono tanti gli angeli, che, pur se privi di ali, ci visitano, in diversi modi. E proprio lì dove ci troviamo: una nuova conoscenza; un incontro; una vita accostata e la cui storia ci apre dentro qualcosa, ci risveglia dal nostro letargico egocentrismo.
Non ha senso aspettare che ci si presenti un angelo sfavillante a dirci cosa è buono e cosa no, quale via imboccare, quale decisione prendere.
Possiamo anche trovarci nel bel mezzo di una terra completamente bruciata. Ma anche lì, persino lì il dito di un angelo ci indica il cielo.
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Commento
Cinzia Solera dice
30 Agosto 2021 alle 13:19È proprio vero quello che avete scritto, carissime Sorelle.
Bisognerebbe fare un po’ più attenzione alle persone che ci circondano, per capire davvero quale sia la nostra strada. In mezzo a loro si mimetizzano gli angeli.