Quando arriva la sofferenza, è ancora possibile un’alternativa allo scoraggiamento che vede solo buio: lasciar fare a Dio, affidandoci a Lui con la remissività di un bambino: è questo il “candore” tanto caro a Madre Alessandra.
«Sete di candore. Ma che cos’è, in questo stato di sofferenza e di ombra, il candore? Cosa significa?
Forse purezza nell’accettare anche questa impotenza, così come farebbe un bambino, semplice e remissivo, senza pretendere di uscirne fuori con nessuna delle proprie forze, perché non ne ha del resto e senza reagire alla situazione che viene dall’esterno che ferisce senza aiutare.
Così, …nella certezza che, tutto affidando a Lei, la Vergine Immacolata e Madre del Buon Consiglio, tutto in lui si disporrà, piano piano, con umile pazienza secondo Dio.
Dio sa e noi forse sbagliamo tutto il senso delle cose.
Sì, Gesù, candore è anche umiltà, umiltà e pace».