Certe parole hanno un peso che nemmeno sospettiamo. Lì per lì ci potrebbero far sorridere, o potremmo tacciarle di ingenuità. Quando Madre Alessandra parla di candore, infanzia, semplicità, intende un punto di maturazione profonda della sua fede, passata attraverso il vaglio di tante prove. Niente di naïf.

Dalle cose patite, nell’oscurità prolungata non solo di tanti momenti senza immediata soluzione, ma anche del suo stato interiore, si fa strada nella Madre l’atteggiamento di abbandono semplice e remissivo come quello di un bambino. Una semplicità che la porta a “perdersi di vista”, a smettere di preoccuparsi di sé.

La semplicità, quella vera, è sempre un frutto DOP: le conferisce autenticità la sua provenienza dall’albero della Croce.

«Tu devi continuare per la via della semplicità, quella che hai imparata alla scuola del dolore e della tenebra interiore: la semplicità ignara di sé».