Prova a farci caso: nel tuo vocabolario, quali sono le parole che ricorrono più di frequente? Le parole non sono mai solo parole, ma rivelano tanto del nostro profondo, di ciò che ci sta a cuore, di come intendiamo la vita, di cosa sia importante per noi. “Dimmi come parli e ti dirò chi sei”: sì, è proprio così!
Il vocabolario di Madre Alessandra, se da sempre si nutre del Vangelo, da un certo punto in poi si concentra su alcuni termini in particolare. Li ripete e li ripropone, come una sinfonia con infinite variazioni sul tema.
L’infanzia evangelica, questa attrattiva che dentro di lei prende piede, si colora di sinonimi, sfaccettature, approfondimenti, si arricchisce di dettagli: si chiama di volta in volta disarmo; limpidezza; candore; abbandono; remissività; semplicità; disponibilità.
«Infanzia evangelica: vivere in una disposizione, in un atteggiamento di candore interiore, che tutto guarda con gli occhi e col cuore di un bimbo, che tutto vive e a tutto partecipa con un essere fanciullo incondizionatamente aperto e totalmente abbandonato a Gesù, Figlio di Dio e ai fratelli: in tutto disarmato.
Limpida disponibile semplicità sempre, con tutti, in tutto per il solo bene voluto da Gesù, con l’essere proteso all’anima di Cristo e di Maria purissima e dolce per averne mitezza e umiltà d’amore.» (Madre Alessandra, 1974)