Apparentemente tutto prosegue come sempre. I ritmi e le cadenze solite sono un contrafforte contro lo spaesamento. Ma dentro, c’è come la sensazione di un peso che via via si fa più gravoso. Le parole si prosciugano, ne restano di meno, quelle davvero importanti. Cresce l’attenzione a non caricare sull’altra ulteriori pesi; ci sono le piccole cose di ogni giorno che possono creare tensione, ma ora si rivelano in tutta la loro pochezza: le disinnesca il silenzio mite.
Si approfitta di ogni cosa, situazione, briciola del vissuto per farla grido.
È gridando che chiediamo aiuto, appena nati. Che qualcuno si prenda cura di noi, che non restiamo in balia della nostra debolezza.
Ora tutto sta convergendo verso quel solo, insistente grido, silenzioso e forte: «Abbi pietà, Signore!».
Che non manchi alla nostra preghiera il grido del cuore, raccomandava Agostino (Esp. Sal 118, d. 29, 19).
Commenti(2)
Laura dice
14 Marzo 2022 alle 9:44Signore abbi pietà! Sì Signore abbi pietà, cessino le bombe e il pianto, donaci la pace.
Silvana dice
14 Marzo 2022 alle 11:41“Ti sto cercando, ti sto cercando,Signore”..oggi più che mai perché l’angoscia, il dolore ,la sofferenza pare soffocarci e travolgerci tutti…pare..ma non smettiamo di invocare la tua misericordia secondo la tua santa volontà. Tutto mettiamo nelle tue mani. A te grido: perdonaci e aiutaci!