Con tutta l’attrezzatura interpretativa di cui siamo forniti, della nostra storia con le sue tortuosità ci sembra spesso di non riuscire a rilevare altro che uno scarabocchio. Qualcosa di non decodificabile, irrisolto, incomprensibile. Davanti a questi segni irregolari il cuore si fa sgomento, e non si ritrova. Sembra che l’unica reazione possibile sia l’angoscia, quella paura indefinibile e pervasiva che non dà scampo.
Una raffigurazione, tanto cara al mondo cristiano orientale, ama contemplare Gesù come “Pantocratore”, cioè onnipotente. Ci si attenderebbe qualcosa che trasudi forza, rassicurazione, potenza che sbaraglia nemici e avversari di ogni tipo. Una specie di supereroe che mette a posto le cose e assicura l’happy end. Invece no. Il Pantocratore, così come raffigurato in tante icone, ha il volto serio e mite con gli occhi fissi su te che lo guardi. E intanto in una mano tiene ben stretto, appoggiato dalla parte del cuore, un libro sigillato, mentre l’altra mano è sollevata, nel gesto di benedire.
Quel libro delle umane vicende, per noi niente altro che un ammasso di scarabocchi, solo lui sa aprirlo, leggerlo, comprenderlo. E benedirlo.
Commenti(2)
Laura dice
7 Marzo 2022 alle 23:35Grazie!
Cinzia dice
8 Marzo 2022 alle 4:31Che il Signore ci guidi col suo sguardo fisso a trovare tutti la strada del Bene. Che lo Spirito Santo ci illumini e raddrizzi il cammino degli uomini. Che la Vergine interceda per noi e ci ottenga la grazia della pace.
Pregate, carissime Sorelle, pregate sempre.