Nel presepe tutto trova il suo posto: dalle statuine al cielo di carta; dalle montagne ai vialetti di brecciolino; dal ruscello di stagnola alle stelle ritagliate nel cartone, dai pastori ai re magi… tutto e ciascuno trova il suo posto, la sua collocazione verso quella Capanna, così povera e spoglia, eppure così centrale, anche quando è collocata in un angolo. Perché tutto converge verso di essa.
C’è poi quel dettaglio, che proprio dettaglio non è: il muschio.
Sembra irrilevante, eppure: senza il muschio non potremmo coprire i fili delle luci; senza il muschio, le statuine sembrano ancora più immobili; senza il muschio, le montagne si vede che sono finte. Quelle piccole zolle verdi sono il tessuto connettivo del presepe.
Ci sono destini, intere esistenze che si dipanano nello stile del muschio del presepe: nascoste, silenziose, eppure sono il vero tessuto connettivo di intere famiglie e comunità.
Quanto più il loro esistere è avvolto di nascondimento, tanto più preziosa risulta la loro presenza: far risaltare gli altri; consentire connessioni; coprire con indulgenza difetti e défaillances…
Le persone-muschio profumano di carità. Profumo inconfondibile…
Commenti(3)
Rita dice
19 Dicembre 2022 alle 10:39Il muschio fresco rende il presepe più vero. Le persone muschio sono se stesse e vere.
Anna Maria Cucci dice
21 Dicembre 2022 alle 20:22La sensibilità della fede riesce ad individuare la presenza divina in sfumature esistenziali.
Grazie
Giuseppe dice
22 Dicembre 2022 alle 20:09Carissime sorelle,
ci avete fatto scoprire un muschio dalla cultura paolina, “un muschio che si sforza di piacere a tutti in tutto senza cercare il suo interesse” (1 Cor 10,33) per ricondurre ogni cosa all’unità e alla completezza, compito tipico del tessuto connettivo.
È bello sapere che le parole unità e completezza intercettano in ebraico la parola “Shalom (Pace)” che è il regalo più bello che ci ha lasciato Gesù, e la parola Pace è una parola-muschio, dal profumo inconfondibile:
“La pace è la semplicità dello spirito,
la serenità della mente,
la tranquillità dell’anima,
il vincolo dell’amore.
La pace è l’ordine,
è l’armonia in tutti noi;
ella è un continuo godimento
che nasce dal testimonio della buona coscienza,
è l’allegrezza santa di un cuore in cui vi regna.” (Padre Pio)
Grazie.
Buon Natale, Sorelle!