C’è qualcosa, del caffè, che ogni volta conquista.
Non si tratta solo del suo sapore, o del rito, così familiare e irrinunciabile, della moka sul fuoco, al risveglio.
È nel profumo il suo segreto.
Al gusto del caffè ci si può sottrarre. Ma al suo profumo no: avvolge e scuote, abbraccia e risveglia, come un invito che non lascia scampo: “È ormai tempo di svegliarvi dal sonno!”.
Questo profumo riesce addirittura a provocare assembramenti in monastero: il silenzioso, quotidiano ritrovarsi in fila attorno alla macchina del caffè, di buon mattino.
Ci sono scelte e stili di vita che assomigliano al profumo del caffè: possono anche consumarsi al di fuori dei riflettori di turno, eppure il loro profumo buono riesce a raggiungerti, fa da richiamo.
È intrigante il pensiero che il “buon profumo” di Cristo abbia qualche affinità con quello, mattutino e avvolgente, del caffè.
Commenti(4)
Andrea Gaglia dice
9 Gennaio 2023 alle 14:43Il profumo del caffè è come il profumo di Dio, una volta sentito non se ne può più farne a meno. Un abbraccio.
Pina dice
10 Gennaio 2023 alle 6:05Il profumo di una candela accesa durante la preghiera che fa salire la nostra miseria umana verso l’ Onnipotenza di Dio,
Giuseppe dice
10 Gennaio 2023 alle 10:23Il caffè con il suo profumo delizia il nostro risveglio e ci rende lucidi e attenti nello affrontare il quotidiano….un po’ come l’incenso in chiesa che con il suo profumo a differenza del caffè alimenta l’anima per abbandonarsi alla preghiera 🙏
Giuseppe dice
13 Gennaio 2023 alle 10:26“Profumo” . . . c’è chi dice che è usato dalle persone per nascondere il proprio odore, è un pò ciò che accade con la laccatura dei mobili per cui il noce pregiato diviene identico al banale truciolare: tutto diviene uguale, amorfo, monotono.
Ben diverso è il concetto velato nei vostri scritti, care sorelle, dove il profumo diviene il parametro che etichetta l’autenticità del soggetto: le persone-muschio profumano di carità, l’agenda è profumata di stampa, il “buon profumo” di Cristo è affine a quello del caffè. Essere ciò che dobbiamo essere, dice Santa Caterina, per incendiare col bene la realtà che ci circonda.
Ma per poter apprezzare il profumo sono richiesti due valori essenziali, “vicinanza” e “tempo opportuno”: bisogna essere attorno alla macchina del caffè quando cominciano a sprigionarsi le nubecole del suo aroma . . .
E’ la stessa identica cosa con Cristo, parola di Isaia nelle Sacre Scritture: “Cercate il Signore mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino!”