Le parole del Lunedì/  CINTURA

Oggi è festa grande nella famiglia Agostiniana: in questo giorno, l’ottavo dopo la ricorrenza di S. Agostino, celebriamo la nostra Patrona: Maria Madre di Consolazione, detta anche: Madonna della Cintura.

L’abito, nel corso dei secoli, ha subito varie modifiche; un elemento, tuttavia, è rimasto invariato: la cintura, segno della devozione a Maria. E qui sorge la domanda: come mai la consolazione è accostata alla cintura? Secondo una pia tradizione, la Madonna stessa avrebbe donato a S. Monica, rimasta sola dopo la morte del marito, una cintura come segno di consolazione, a significare il tipo di abito che avrebbe dovuto portare da vedova.

Provando a scavare ulteriormente, si arriva ad una scoperta meravigliosa.

La sofferenza, che nelle sue multiformi manifestazioni viene a visitarci, reclama una consolazione. Qualcuno che ci si affianchi e raccolga le nostre lacrime. Non solo: qualcuno che ci abbracci, sì, che ci stringa forte, come a rassicurarci.

Ed ecco il dato sorprendente: forse noi ci accontenteremmo della presenza di qualcuno che ci lasciasse piangere all’infinito le nostre pene, fallimenti, sofferenze e perfino tragedie.  Maria fa molto di più: ci consegna una cintura, come a dire: coraggio, riprendi il cammino! Rialzati da quel cantuccio ai margini della strada dove ti sei fermato, e continua a camminare.

Dove l’uomo abbraccia per trasmettere il calore del suo affetto e lì si ferma, Dio abbraccia per trasmettere la sua forza, che spinge sempre più in là.

Preghiera: Padre di misericordia, che per mezzo della Beata Vergine Maria hai mandato nel mondo il consolatore promesso dai profeti, Gesù Cristo, tuo figlio, per sua intercessione concedici di ricevere le tue copiose consolazioni per poterle condividere con i fratelli.

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