Le parole del Lunedì/  UTRUMQUE

Come ci immaginiamo il primo santo canonizzato sulla scia di S. Agostino?

Forse come un cervellone; uno che parla difficile; oppure, una specie di topo di biblioteca? Niente di tutto questo.

Il primo agostiniano ad essere riconosciuto santo dalla Chiesa non è un teologo dalla parola poco accessibile, né un filosofo che trascorre tutto il giorno nel suo pensatoio.

È, invece, un semplice frate, Nicola (1245-1305), vissuto per la maggior parte della sua vita a Tolentino, piccolo paese delle Marche che, se non fosse stato illuminato dalla sua santità, sarebbe rimasto avvolto nell’anonimato.

Uomo austero e lieto; di intensa preghiera e carità a fondo perduto; di rigorosa ascesi e squisita dolcezza; tutto di Dio, tutto del prossimo: e tutto del prossimo, proprio perché tutto di Dio. Innamorato della Croce, animato dalla passione per la salvezza delle anime: non a caso è il Patrono delle anime del Purgatorio.

C’è una piccola parola che Agostino applica alla madre: utrumque, che significa: l’una e l’altra cosa insieme. Monica era la donna dell’utrumque, colei che sapeva tenere insieme la concretezza delle faccende domestiche e la profondità dei pensieri più elevati.

Pure Agostino è uomo dell’utrumque: mistico e pastore di anime insieme; ascoltatore attento sia della Parola di Dio, sia della voce delle persone più semplici.

Nicola da Tolentino, anche lui, è uomo dell’utrumque: la sua vita raccoglie insieme in una sintesi armoniosa la preghiera che cerca l’unione con Dio, una vita fraterna in comunità improntata a comprensione e letizia, una multiforme carità a servizio del prossimo.

Di lui il suo biografo scrive così: «Gradito a Dio per le sue preghiere, era anche accetto al prossimo per le opere buone che compiva. Progredì tanto nella carità da ritenere un guadagno il morire non solo per Cristo, ma anche per il prossimo» (Pietro da Monterubbiano, Vita di San Nicola).

Proprio ieri ricorreva la festa liturgica di questo nostro santo confratello: una vita, la sua, tutta da conoscere: consigliamo la biografia di p. Agostino Trapè: San Nicola da Tolentino. Un contemplativo e un apostolo. Invitiamo inoltre ad una visita almeno virtuale alla basilica di San Nicola: https://www.sannicoladatolentino.org/

Utrumque: tenere insieme. Senza cadere negli eccessi che lasciano fuori qualcosa di importante. Senza le valorizzazioni di una sola parte. Radicalità ed equilibrio sono suggeriti da questa semplice parola. Nicola la consegna a noi, come il segreto prezioso della sua vita.

 

 

Commento

  1. Patrizia dice

    Oggi 11/09/2023
    Faccio questa mia esperienza qui nel monastero agostiniano….bellissima un momento di piena spiritualità 🙏 le monache Agostiniane già a me care per la mia devozione a Santa Rita da Cascia..
    Mia hanno messo al mio agio….con la loro umana delicatezza…
    Grazie mie amate suore…..vi porterò nel mio cuore ❤
    Patrizia

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