Qualche giorno fa una nostra Sorella ci ha inviato un pacco: conteneva una serie di piccoli oggetti che le erano stati regalati nel corso del tempo; aveva deciso di farne dono a noi.
Un gesto di affetto, certamente, ma, a ben considerare, anche di libertà.
La sapienza della vita monastica conosce un’azione denominata “espropria”: quando ci si rende conto di aver accumulato cose più ingombranti che necessarie, si procede al distacco: le si consegna, perché altri ne possano fruire in modo utile.
Non si tratta di liberarsi del vecchio o dell’usato per rinnovare il guardaroba o l’arredo di casa. Tutt’altro.
Si tratta di liberarsi di ciò a cui siamo ancora affezionati, perché riconosciamo che proprio quel legame ci trattiene, ci rallenta il passo. Qualcosa che a ben considerare ci risulta dannoso, come un sovrappiù che non consente di procedere leggeri.
Non è facile questo esercizio del distacco: siamo portati ad affezionarci anche ai più piccoli oggetti, come se dal loro possesso ricevessimo sicurezza. La vita scorre, e ci sembra che l’unico modo per trattenerla sia questa sorta di obesità da abbuffata di cose.
Oggi ci attende un’espropria:
da quell’oggetto a cui siamo così affezionati che riconosciamo di esserne divenuti ostaggio;
da quel ricordo bello ma troppo struggente;
da quel pensiero che ci toglie la pace;
da quella convinzione da cui non ci spostiamo.
Per dare spazio alla speranza occorre sgombrare il campo dai suoi surrogati.
Commenti(5)
Maria dice
3 Ottobre 2023 alle 15:07È difficile…ma si fa con il cuore, per un affetto più i❤️
Francesca dice
3 Ottobre 2023 alle 16:02Giuste e belle parole, sempre ben dette, importanti. Per me molto significative, mi sento in questa fase della vita…liberarsi d’aglio oggetti che ci tengono ostaggi. Proprio vero, un esercizio che ci libera dentro.
Giuseppe dice
3 Ottobre 2023 alle 17:00È vero.
Amare le persone e possedere le cose e non amare le cose e possedere le persone.
Rita dice
4 Ottobre 2023 alle 9:24Fortissimo. È tutto vero!
Mariagrazia dice
8 Ottobre 2023 alle 14:19è molto bello quando fai un gesto – come un dono – e la persona a cui lo rivolgi coglie un segno “oltre” a quello che hai fatto per lei. Così penso sia stato per la vostra Sorella che ha potuto scoprire un significato più profondo nel dono fattovi. Vorrei chiedere al Signore un dono per ciascuno di noi: che la nostra vita sia sempre più trasparenza del suo Amore!