Una consuetudine molto antica assegna agli ultimi arrivati in monastero fin da subito piccoli compiti di responsabilità. Generalmente si tratta di curare il luogo dei pasti, il refettorio comune, con tutto ciò che ruota attorno ad esso. Suppellettili, stoviglie, apparecchiatura, pulizia dell’ambiente e, naturalmente, la preparazione delle bottiglie.
Sembra cosa da poco, e invece non lo è. Travasare il vino dalla damigiana nelle bottiglie richiede molta precisione e la presenza a ciò che si sta facendo. Se poco poco pensi già a ciò che ti attende dopo, è facile spandere fuori tutto e fare un disastro.
Il travaso esige che il recipiente che si andrà a riempire sia ben ripulito da eventuali sedimenti o incrostazioni. Altrimenti il vecchio che resiste rende acido il vino nuovo. Anche in questo occorre molta attenzione, il tutto va fatto accuratamente, senza volersi sbrigare in fretta.
Siamo entrati nel tempo di Quaresima. La grazia è per noi, perché nel cuore il Signore possa operare il suo travaso: dal nostro vecchio che ristagna ostinato, al suo nuovo che gorgoglia di vita.
«Il recipiente da riempire deve essere svuotato.
Tu devi essere riempito di bene: liberati dunque dal male.
Supponi che Dio ti voglia riempire di miele: se sei pieno di aceto, dove metterai il miele?
Bisogna gettar via il contenuto del vaso, anzi bisogna addirittura pulire il vaso,
pulirlo faticosamente coi detersivi, perché si presenti atto ad accogliere questa realtà misteriosa.
La chiameremo impropriamente oro, la chiameremo vino.
Qualunque cosa diciamo intorno a questa realtà inesprimibile,
qualunque cosa ci sforziamo di dire, è racchiuso in questo nome: Dio».
(Agostino, Commento alla Lettera di Giovanni 4,6)
Commenti(3)
Giuseppina Adorato dice
19 Febbraio 2024 alle 12:52Bellissime perle,grazie mille per questa riflessione che, racchiude tutto. Grazie a Dio, per averci dato questa opportunità e noi dobbiamo impegnarci a seguire sempre le orme di Gesù.Dobbiamo riflettere,e impegnarci a non cadere nella trappola del male. Buona quaresima a tutte voi. Vi abbraccio con affetto. Giuseppina Adorato
Lorenzo Cara dice
19 Febbraio 2024 alle 18:33L’essere umano dovrebbe resettare la propria mente per poter travasare un nuovo pensiero d’umanita’, amore e rispetto verso il prossimo. Credo che la massima espressione di noi cristiani sia sempre: Ama il prossimo tuo come te stesso.
Isabella dice
19 Febbraio 2024 alle 19:54Vieni e seguimi ci dice Gesù in questo tempo di Quaresima, lascia l’uomo vecchio e diventa un uomo nuovo. Lascia i pesi e le zavorre, nutriti della Mia Parola, riempi il tuo otre da fonti d’acqua viva. Sono qui Signore, sono nel deserto con Te, ascolto solo la Tua voce. Grazie sorelle buona settimana a tutte voi.