Se vuoi restituire il sorriso al volto di un bimbo contratto dal pianto, devi avere un fazzoletto. Le mamme ne tengono sempre uno all’occorrenza. Carezza che lava il miscuglio di lacrime, moccio e saliva.
Da che esiste l’uomo sulla faccia della terra, il fazzoletto è accessorio indispensabile.
Gli antichi lo chiamavano sudario, a sottolineare la sua finalità: detergere il succo della fatica, cioè il sudore che affiora a gocce sulla fronte e cola fin sulle guance quando ci si trova a sostenere difficoltà, sofferenze che perdurano e uno sforzo non solo fisico ma anche interiore, prolungato.
Un semplice fazzoletto ci ricorda ciò che siamo, la nostra stanchezza che sa di terra, che odora di soffrire e debolezza.
Un’usanza antica poneva sulla faccia del defunto un sottile fazzoletto di lino, ultimo segno di riguardo verso quel volto che non avrebbe più guardato questo mondo di fatiche.
Siamo entrati nella Settimana Santa: l’umile Gesù spreme dal suo cuore tutto il sudore del suo amore per detergere dal fondo dei nostri cuori gli umori cattivi delle nostre morti. Non dobbiamo fare altro che lasciarlo fare: non impedirlo, non ostacolarlo.
Lungo la via dolorosa, con un panno una donna deterge il suo viso: faccia solcata da mille dolori.
Ma ecco: quel sudario, dopo alcuni giorni lo ritroviamo nel sepolcro, piegato in un luogo a parte. L’inseparabile accessorio delle nostre fatiche ormai non serve più.
Commenti(3)
Rita Achiropita dice
25 Marzo 2024 alle 17:37Molto bello e profondo. Grazie mille
Rita Achiropita dice
25 Marzo 2024 alle 17:38Grazie mille per questa riflessione bella e profonda
Isabella dice
25 Marzo 2024 alle 18:26Quando ero bambina ed andavo all’asilo dalle Suore, mia mamma mi metteva sempre un fazzolettino nella tasca del grembiule, era sempre pulito e stirato ogni giorno, era colorato e con dei bellissimi disegni. Un bel giorno però ho iniziato a tornare a casa che il mio bel fazzolettino mancava. All’asilo avevo conosciuto una bambina orfana di mamma che viveva con la nonna ed erano molto povere, si chiamava Laura e al posto del fazzoletto come me avava un pezzo di stoffa, e così io le davo sempre il mio per consolarla quando piangeva. Siamo diventate inseparabili fino al giorno che è mancata. Si un fazzoletto può essere un sudario ora neanche a Laura serve più. Grazie sorelle buona settimana a tutte voi