Anche le nostre barchette, che si cautelano in ogni modo contro rischi e imprevisti, sanno cosa significa impattare uno scoglio. Può trattarsi di una dura materia di studio; oppure, di una difficoltà relazionale; o ancora, di una malattia che arriva non sai come, senza preavviso a mandare all’aria il tuo tran-tran e i tuoi progetti.
Gli scogli non li vedi, e quando te ne accorgi ormai l’impatto è arrivato.
Per Rita lo scoglio è stata la morte violenta del marito: uno schianto micidiale che le manda in frantumi il suo sogno di una vita familiare semplice, buona, dignitosa. Altri schianti seguiranno: la morte dei figli; l’incomprensione dei parenti; la solitudine…
Ma la vicenda di Rita conosce un altro scoglio: uno sperone di roccia sovrastante Roccaporena. Un nudo dirupo proteso verso l’immensità; tutto attorno, i monti selvosi e pieni di mistero e laggiù, minuscolo, il grumo di case e di faccende umane, che sembrano così piccole.
Rita ama salire fin lassù, anche nei giorni di tempesta (o forse, soprattutto in quelli…): perché cerca una prospettiva ulteriore da cui guardare la sua vicenda.
Cosa avrà detto a Dio da lassù? Possiamo intuire che la sua sia stata una vera e propria lotta contro l’insidia dello scoraggiamento: restare per sempre a piangere sulle proprie sciagure, pensare che ormai “non c’è più niente da fare”.
Da quella lotta Rita esce diversa, nuova dentro. Disposta a ricominciare. In lei risulta vittoriosa la speranza.
Pregare, si potrebbe dire proprio guardando a Rita, è chiedere a Dio che ci doni un punto di vista diverso sulle situazioni: il punto di vista della speranza.
Foto: lo Scoglio di Roccaporena.
Commenti(2)
Isabella dice
21 Maggio 2024 alle 21:17Gli scogli nella vita sono inevitabili, a volte sono piccoli scogli e ci salviamo, altre invece mandano in frantumi la barchetta che ci tiene a galla. Ma voglio pensare allo scoglio di Roccaporena dove Santa Rita si ritirava a pregare. Da quel dirupo lei avrà sicuramente urlato a Dio tutto il suo dolore, attingendo però da quel luogo anche forza, coraggio, speranza. Ascolta Signore il mio urlo è dammi forza, Tu solo sei la mia speranza. Grazie Sorelle buona settimana a tutte voi
Giovanna Di Giorgio dice
22 Maggio 2024 alle 9:25nella mia vita lo “scoglio avvistato”mi ha salvata, Lode al Signore