Novena di Pentecoste 2024 – Nono giorno

LA BRACE

Bastano poche braci per far ripartire un fuoco.

Nel caminetto di casa, prima di andare a dormire si aveva cura di coprire con la cenere i tizzoni ancora accesi. L’indomani, scavando un po’ e soffiando via la cenere, ritrovavi le braci, vivide e calde, con le quali era semplice attizzare il fuoco.

Ci sono anche dentro di noi, laggiù in fondo al cuore, delle braci vivide e calde: la presenza buona, amica, dello Spirito Santo. Coperta, ma non soffocata, dalla cenere dei nostri vissuti, che depositano sul cuore i residui delle loro combustioni. Materiale che può appesantire, recare dolore, affaticare. Ma quelle braci rimangono, incandescenti, come in attesa di noi.

La preghiera opera allo stesso modo dell’aria soffiata da un mantice: ripristina il contatto con le “braci” dello Spirito, lo invoca, lo sollecita a compiere la sua funzione: dare calore, il calore buono della vita di Dio, la sola capace di riscaldarci davvero.

 

O Spirito Santo,

tu sei il dono in cui troviamo pace.

Il tuo dono ci accende e ci porta verso l’alto:

saliamo e ci muoviamo

verso la pace di Gerusalemme!

(cf. S. Agostino, Confessioni 13,9,10)

 

Ascolta il Podcast:

Invia commento

Prenota il tuo posto