Novena di Pentecoste 2024 Quarto giorno

La VITTORIA

Il pastore luterano Dietrich Bonhoeffer, condannato a morte per la sua resistenza al male nazista, lasciò scritto un biglietto, il giorno prima di morire: «Questa è la fine per me, ma anche l’inizio. Credo nel principio della nostra fratellanza universale cristiana che si eleva al di sopra di ogni interesse nazionale e credo che la nostra vittoria è sicura…».

C’è qualcosa di più forte di ogni male e angoscia, nel cuore di chi crede, di quanti scelgono l’umile Gesù come centro della loro vita: una speranza che sa già di vittoria, perché nasce dalla Pasqua, vittoria sulla morte. Su ogni forma di morte.

Vittoria, che non è trionfo, eclatante e rumoroso.

Vittoria dice lotta, battaglia, trattiene lacrime e sudore ma anche quell’esito positivo, di luce, verso cui ci si è tanto audacemente protesi.

Vittoria ricorda che siamo impegnati in una lotta serrata e senza quartiere, quella contro il nemico della nostra gioia e della vita, sempre pronto a rubarci il nostro bene più prezioso: Gesù.

Lo Spirito lotta con noi, ecco perché la vittoria è sicura.

Spirito Santo che mi doni la carità,

tu addestri le mie mani alla battaglia,

tu sei la mia misericordia!

(cf S. Agostino, Esp. Sal 143,7)

 

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