Novena di Pentecoste 2024 Quinto giorno

LA DOLCEZZA

Le cose belle, le cose buone, trovano compimento in una nota di dolcezza.

Dello Spirito Santo, a più riprese si sottolinea la dolcezza: «ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo», sono parole della Sequenza di Pentecoste.

La dolcezza è uno dei tratti di Dio. Dolcezza delicata, fragrante, tenera, amabile. Le cose di Dio, oltre ad essere buone, sono anche dolci, quindi attraenti, desiderabili.

La dolcezza di Dio lascia nel cuore di chi la sa gustare una traccia, che si riflette nel tratto: non aspro, non acido, non duro, non scortese.

Agostino pregava: «Vorrei sentire, o Dio, nell’amarezza del mio ripensamento, la tua dolcezza, dolcezza non fallace, dolcezza felice e sicura» (Confessioni, 2,1,1).

O Spirito Santo,

pianta nei nostri cuori

la radice della carità:

da essa non può procedere

se non il bene.

(S. Agostino, Comm. Vang. Gv, 7,8)

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