LA SORGENTE
Tutto comincia in maniera nascosta e sommessa. L’acqua si raccoglie in qualche segreto anfratto, a poco a poco prende a muoversi, a spingere, a cercare una via. Nella terra incontra sedimenti, detriti, e quella durezza così difficile da vincere: la roccia.
Eppure l’acqua pian piano scava, si crea un varco, attraversa, e intanto si arricchisce proprio degli elementi di quella roccia che sembrava solo un invalicabile ostacolo.
Ad un certo punto, eccola affiorare dal terreno, dolce e gorgogliante: una sorgente limpida, cristallina, che fluisce piano.
Le acque dello Spirito si muovono così anche nel terreno, tanto spesso duro e roccioso, della nostra interiorità. Perché il Signore, che conosce il cuore, lo sa bene: non sarà un’azione di potenza a renderlo tenero, ma solo il movimento dolce e paziente dello Spirito. A fargli spazio, quel desiderio che prende forma attraverso tante fatiche e più di una morte: che tanto patire non sia vano, ma diventi un umile alveo per le acque dello Spirito. Che non butta via nulla dei nostri detriti, ma li attraversa, li assume, inondandoli della sua vita divina.
O Spirito Santo,
sorgente di acqua per la vita eterna:
voglio accostare le labbra del cuore per bere di te!
cf. S. Agostino, Comm. Lettera di S. Giovanni 7,6)
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