Le parole del Lunedì/  CONTINENZA

Forse stiamo dimenticando o accantonando certe parole, che di conseguenza sembrano aver smarrito la loro carica.

Letteralmente, continenza significa tenere insieme: l’affetto e il sentire; il pensare e il decidere; il fare e l’agire: in una compagine che tenda all’armonia.

Perché questo sia possibile, occorre rendersi disponibili a quell’operazione così delicata e anche dura che consiste nel dirsi e dire dei no: generativi, perché anche questi sono necessari per crescere. No agli eccessi di vario genere che stordiscono e lasciano confusi: pensiamo alle ubriacature di banalità; alle indigestioni di volgarità; all’assuefazione al brutto, al greve esibito sfacciatamente. C’è, poi, quella forma di continenza che consiste nell’usare la parola in giusta misura, senza scadere nel turpiloquio, senza offendere, senza aggredire.

Questa virtù così nobile, saremmo ingenui a pensarla di facile conquista unicamente con sforzi personali. La continenza è dono dall’alto e stretta parente di quel frutto dello Spirito che prende il nome di dominio di sé.

Per Agostino, la continenza fu questione serissima. Si trattava, infatti, di trovare la forza per porre un freno alla soddisfazione delle sue voglie. Prima della conversione, egli era come un pozzo senza fondo, e doveva ammettere che, quanto più assecondava le sue bramosie, che non erano solo relative al piacere, ma anche, ad esempio, all’affermarsi, al successo, tanto più si ritrovava smarrito e confuso.

Già: quando non riusciamo a porci un limite, succede che ci ritroviamo dentro di tutto, tranne che trasparenza, verità e contentezza.

Agostino riuscì ad abbracciare la continenza grazie ad una svolta: smise di lottare con le sue debolezze, e prese a parlarne con Dio, domandandogli aiuto finalmente trovando parole di preghiera: «O Signore, tu comandi la continenza: dammi ciò che comandi, comanda ciò che vuoi» (Conf. 10,29,40).

Aveva scoperto che è la continenza a rendere possibile il raccoglimento e a restituirci all’unità, bene così prezioso e delicato, che perdiamo di vista ogni volta che ci sparpagliamo in mille rivoli di cose molteplici. E non necessarie.

Tra le tante opere di Agostino, un piccolo libretto reca il titolo: La continenza; si potrebbe approfittare di questo tempo estivo per leggerlo: https://www.augustinus.it/italiano/continenza/index.htm

Commento

  1. Cinzia dice

    La continenza in stagione di incontentabilita’…una genialità…tutta agostiniana. GRAZIE, sorelle.❤️

Invia commento

Prenota il tuo posto