Le parole del Lunedì/  TRASLOCO

Che si tratti di centinaia di chilometri o di appena pochi metri, un trasloco resta operazione oltremodo dolorosa.

Non solo per la fatica di impacchettare cose, ricordi e oggetti vari. Piuttosto, per la netta percezione che una pagina di vita viene messa alle proprie spalle, e che se ne apre una nuova, zeppa di incognite.

Ricordiamo bene il trasloco che facemmo dalla Casa Madonna del Buon Consiglio al Monastero dove ci troviamo ora: appena quattrocento metri, eppure che dolorosa sensazione abbandonare quegli spazi che ci avevano accolto anni prima e accompagnato in tante vicende! Ci sembrava che non avremmo ritrovato mai più vedute e prospettive come quelle regalate dalle finestre della vecchia casa. Si iniziava altrove e diversamente. Sempre noi, eppure tutto così insolito, inusuale, estraneo persino.

Ci è voluto del tempo per acclimatarci e sentire “nostri” i nuovi spazi.

Anche al cuore è possibile traslocare: le cose di sempre continuano, ma lui si colloca dal versante di Dio. Allora la visuale diviene nitida, ogni volto e ogni voce assumono la loro reale, infinita portata; una serietà profonda è percepita in ogni parola, ogni pensiero. Allora si resta confusi per tutta la vanità che così a lungo ha trattenuto e condizionato; allora ciò che è semplice, umile e povero sa attrarre, riempire di commossa bellezza. E gratitudine, tanta, ad ogni passo.

Signore, dona al nostro cuore la grazia del trasloco:

dalle nostre cose

al tuo versante

così ricco di bellezza

così attraente di grazia

così vero, così semplicemente eterno!

Commento

  1. dSilvio Ruffino dice

    Da quando sono entrato nell’ esperienza missionaria è cambiata la forma del trasloco. Ogni invio è una partenza solo con una valigia. Mettere le cose giuste senza dimenticare quelle davvero importanti, perché non si torna indietro domani a riprenderle. Ogni partenza mi ricorda anche l’ultimo viaggio della vita: sia sempre un’ offerta di amore al Signore con gioia e umiltà.

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