Le parole del Lunedì (…+1!)/ SALMO

Alla prima preghiera del mattino è collegata una grazia speciale. Sarà per il silenzio che l’avvolge; sarà per la luce dell’alba, che entra attraverso le alte finestre e si riflette sul muro.

Prendiamo a dipanare i salmi, preghiere sotto forma di poesia, antiche e solenni, così profondamente umane, così altamente sublimi.

Il cuore si raccoglie, dà voce, e intanto il peso di mille premure inizia a tacere.

Il salmo parla di noi, di tutti noi, delle nostre angosce e precarietà, di questo momento così grave e confuso che lascia l’umanità col fiato sospeso:

 

Signore, ascolta la mia preghiera,

a te giunga il mio grido.

Non nascondermi il tuo volto…

Si dissolvono in fumo i miei giorni

il mio cuore abbattuto come erba inaridisce

i miei giorni sono come ombra che declina,

e io come erba inaridisco…

 

Davanti agli occhi del cuore scorrono immagini, volti, nomi, e una geografia punteggiata di dolori.

Il salmo si interrompe. Pausa, silenzio.

Alla ripresa, quello squarcio come di luce che irrompe improvvisa:

 

Ma tu, Signore, rimani in eterno,

il tuo ricordo per ogni generazione.

Il Signore si volge alla preghiera del misero

e non disprezza la sua supplica…

(dal Sal 101)

 

Noi, Signore, così contraddittori e cangianti. Ma tu rimani.

Noi veniamo meno. Ma tu rimani.

Noi invecchiamo, ma tu sei perennemente giovane.

Grazie, Signore: al tuo «ma» ci aggrappiamo con forza.

Commento

  1. dSilvio Ruffino dice

    Salmo, mi richiama la preghiera, l’ alternanza dei due cori, il coro della mia vita e il coro di Dio. Tutta la vita, tutte le note salgono all’ incontro con Dio e Dio accoglie ogni cosa perché in Lui trova senso. La lode aperta e solenne per ogni meraviglia ma anche l’invito a gettare in Lui il nostro affanno perché Egli ci aiuterà.. L’ amaro è un buon digestivo anche presso il Signore…

Invia commento

Prenota il tuo posto