Saranno pure a colori, patinate e scintillanti; ma le nostre novità, in fondo, restano fotocopie: riproduzioni del già noto, al più con l’aggiunta di qualche dettaglio.

Le novità di Dio, quelle sì sono davvero tali. Egli apre sentieri di esodo dove tu nemmeno l’avresti immaginato pensabile. Eppure attraversi e i tuoi piedi restano asciutti.  Le novità di Dio sono per la nostra salvezza, quella che si fa largo giorno per giorno, attraverso l’intervento personalizzato che Dio inventa per noi a seconda delle situazioni.

Il nostro Dio, “inventore” di esodi di speranza sempre nuovi, sempre certi.

Egli ci chiede solo una cosa: che ci fidiamo di lui. Non ci chiede di compiere imprese a imperitura memoria. Egli ci chiede di essere disposti a lavorare oggi per Lui: con sano realismo e serena fiducia. Nell’umile consapevolezza che la nostra sofferenza, vissuta nella fiducia in Dio, fa bene agli altri; crea una realtà nuova.

Lasciamo che il Signore lavori con noi per costruire qualche cosa che ci supera e che durerà infinitamente di più di quello che noi possiamo prevedere.

«Ecco, infatti, io creo nuovi cieli e nuova terra;

non si ricorderà più il passato,

non verrà più in mente,

poiché si godrà e si gioirà sempre

di quello che sto per creare» (Is 65, 17-18).