QUARESIMALI. 1

I Domenica di Quaresima – Anno B

Il nostro tempo multitasking ci vede acrobati del “simultaneamente”: in contemporanea siamo capaci di mangiare, parlare con chi abbiamo di fronte, lavorare al pc e sostenere una chat a distanza. Forse così cerchiamo di sottrarci alla voracità del tempo. Ma cosa rimane dentro di noi dopo tutto il nostro arrabattarci? Forse molto poco. Probabilmente, un grande vuoto.

Siamo da poco entrati nel “tempo forte” di Quaresima. Forte, perché propone l’ascesi del “di meno”: togliere il ciarpame di tante occupazioni non importanti; liberarci di impegni inutili di cui ci sovraccarichiamo, fuori e dentro di noi.

L’evangelista Marco in questa prima Domenica ci presenta Gesù che viene sospinto nel deserto per esservi tentato per quaranta giorni. Deserto e lotta. E non è così anche la nostra vita, tante volte? Brulla come un deserto, dura come un corpo a corpo. Ma per non morire di sete nel deserto della nostra vita; per non soccombere nella lotta contro le avversità, nella fatica del credere, nella prova fisica o morale che ci visita, o anche per tenere duro nello sforzo di sbarcare il lunario con dignità, abbiamo bisogno di mendicare una vita che da soli non possiamo darci. Abbiamo bisogno di tornare a mendicare la vita di Dio.

Nel deserto della tentazione Gesù si inoltra con la forza dello Spirito Santo. È in questo Soffio creatore e ri-creatore, insieme discretissimo e potentissimo, che anche noi possiamo avere vittoria sul male che ci insidia. La Quaresima ci dona di “rispolverare” in bellezza la nostra identità di battezzati: creature segnate a fuoco dall’amore di Dio, appartenenti a lui, e così sottratte all’orfanezza del non senso, della casualità, della banalità del vivere sradicati da tutti e da tutto. Nel deserto Gesù «stava con le bestie selvatiche»: l’armonia primordiale infranta dal peccato viene finalmente ricomposta. Ma pensiamo a noi: quanto facilmente ospitiamo nel cuore le “bestie selvatiche” delle nostre passioni non convertite; dei nostri sentimenti autocentrati; delle nostre vedute parziali o unilaterali? Rischiamo di ridurci a nostra volta in animali selvatici. Urge aprire gli occhi del cuore.

Conversione: è soprattutto un lasciarci colmare interiormente: se il peccato svuota di senso, di gioia e in definitiva di vita la nostra esistenza, la conversione inizia quando i “vuoti” del nostro cuore li esponiamo all’opera sanatrice di Dio, perché li colmi della sua presenza. Diceva Agostino: «Poni il vangelo sul cuore per guarirlo».

Inoltriamoci nel deserto della Quaresima con l’atteggiamento umile, disarmato di sé, del mendicante. La preghiera altro non è che mendicare la vita di Dio. E S. Agostino ci consegna questo ritratto del mendicante:

«Mendicante è colui che nulla attribuisce a se stesso,

e tutto si attende dalla misericordia divina:

ogni giorno grida davanti alla porta del Signore,

e bussa perché gli si apra,

e nudo e tremante domanda di essere vestito,

volgendo gli occhi a terra e battendosi il cuore».

 

Un’ultima sottolineatura. La prima lettura ci parla dell’alleanza sancita da Dio con “ogni carne”, dopo il diluvio universale ai tempi di Noè. L’arcobaleno coi suoi colori iridescenti è segno dell’amore fedelissimo del Padre, amore che tocca e rende vicini il cielo e la terra.

Come intendiamo rispondere a tanto, gratuito amore?

Facendoci umili costruttori di arche per noi e per i nostri fratelli, o fomentatori di diluvi?

Commenti(4)

  1. Cinzia dice

    E’ bella questa considerazione sull’alleanza del Signore con tutti gli esseri della terra: e noi uomini che pensiamo di essere sempre al centro di tutto! Invece il solo privilegio e’ di poter condividere il deserto e la tentazione esperimentate da Gesu’. Grazie, Monache carissime!

  2. francesco dice

    Grazie di cuore per la splendida riflessione; convertirsi è come girarsi verso la luce, come il movimento del girasole, il suo orientarsi tenace verso la paziente bellezza della luce, verso il Dio di Gesù ed il suo volto di luce.
    Buona quaresima francesco e Gabriella
     

  3. Don fortunato dice

    Intensa riflessione. Grazie

  4. Rosa Urso dice

    Buon cammino di QUARESIMA a tutti. Grazie sorelle carissime, per questi puntuali e particolari punti di riflessione per la conversione dei nostri cuori.

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