A capofitto nella lista delle cose-da-sbrigare. Sempre tante… tutte importantissime… ma sarà poi vero? E si ristagna lì, immersi in quel mare di incombenze, come se quello potesse esaurire il proprio mondo, l’orizzonte completo.
Poi qualcosa. Uno squarcio inatteso. Un colore percepito con la coda dell’occhio. E sei costretto a dis-toglierti dal tuo mare, a risollevarne la testa. A riemergerne.
Meno male che esistono gli arcobaleni.
Come abbracci in multicolor per gli occhi e per il cuore.
Come a ricordarci che se qualcosa ha un confine, un limite, questo è proprio quel “mare-mondo” nel quale finiamo per restringere gli spazi del nostro vivere.
Da questa nostra postazione abbiamo il privilegio di contemplarli spesso. E ogni volta è bello, anzi sapiente, quell’interromperci in ciò che stavamo facendo e uscire a guardare…
Volgere gli occhi ai colori del cielo, distogliendoli dal grigio delle nostre povere prospettive. Come una fenditura tra le nubi del nostro umore e l’uggiosità dei nostri pensieri…
Per tornare a riappropriarci della meraviglia.
Ma c’è di più, molto di più.
Nella Bibbia, Dio sceglie proprio l’arcobaleno come segno a cui guardare per ricordare la sua alleanza con ogni essere da lui creato. Una specie di promemoria:
L’arco sarà sulle nubi,
e io lo guarderò per ricordare l’alleanza eterna
tra Dio e ogni essere che vive in ogni carne che è sulla terra. (Gen 9,12).
E i nostri promemoria, che cosa appuntano di così importante?
Commenti(6)
Angela dice
27 Novembre 2018 alle 20:56È un gran piacere leggervi. Un meraviglioso arcobaleno sapere che ci siete, per me, per noi, per tutto il nostro territorio! Grazie
Giovanni Leone dice
27 Novembre 2018 alle 22:18L’arcobaleno tocca terra sale in cielo poi ritorna. Sta a noi rimanere nella parte più alta
Quella vicina a Dio. Non importa se riscende, il nostro cuore è là, con voi, sorelle.
Angela, Sibari Cs dice
27 Novembre 2018 alle 23:18Bellissimo pensiero sorelle, siamo nel nostro grigiore quotidiano e non abbiamo tempo x contemplare ciò che Dio ha fatto x noi
Spero di venirvi a trovare presto
Don Silvio dice
28 Novembre 2018 alle 13:04Contemplando quel meraviglioso”ponte”ad una sola arcata che congiunge il cielo alla terra viene spontaneo affermare: “Dio è ancora nostro alleato”.
Eugenio Nastasi dice
28 Novembre 2018 alle 18:03sapiente quell’interromperci in cio che stavamo facendo e “uscire a guardare” mi pare questo sia il punto di forza della meditazione delle nostre Monache Agostiniane per far pausa anche noi, al nostro continuo fluire nella corrente del quotidiano che non consente una sosta. Per uscire e guardare intorno a noi, o magari, in alto dove il cielo piovoso si ferma davanti all’arcobaleno, segno di speranza e di alleanza… Dio non dimentica l’antica promessa e attende da noi questo sguardo, il segno di una intesa, “mi alzerò e andrò da mio padre” ogni giorno per capire uno iota di più cos’è la conversione che Lui vuole per noi, o, perdonatemi, cosa può significare per noi essere “persone eucaristiche”! Forse guardare più volte in alto o, perché no, assaporare nella spinta multicolore dell’arcobaleno la bellezza di una promessa che si avvera. Dopotutto siamo alle porte dell’avvento…
P. Bernardino dice
28 Novembre 2018 alle 23:27Che bello che usciate per vedere la bellezza gratuita Dio ….distogliendo lo sguardo dal grigio delle nostre povere prospettive umane.
Anzi Dio stesso guarda L’arco….e ricorda l’ALLEANZA ETERNA
Grazie
P, Bernardino