Una disperata speranza a maturare la risoluzione. Quel partire, le cose più care lasciate alle spalle, solo l’essenziale, i bimbi stretti a sé. Inghiottire la paura silenziosamente e poi continuare a scrutare l’orizzonte mentre il mare tutto attorno si fa sempre più gonfio.
È il mare che noi monache abbiamo davanti, a riempire l’orizzonte del suo colore cangiante a seconda delle stagioni e della luce. I giorni scorsi, lo Ionio era una ininterrotta striscia grigia, limacciosa, che aveva perso il blu sereno delle giornate di sole.
Ci vorrebbe almeno una zattera a cui aggrapparsi, mentre tutto si sfascia, va in frantumi.
Una zattera per non affondare, per non annegare.
Siamo un po’ tutti in viaggio su deboli barchette: le nostre preoccupazioni, i nostri progetti, sempre così limitati, precari, fragili. E poi quell’attaccamento a noi stessi che lascia a distanza gli altri coi loro drammatici vissuti.
Una zattera per non affondare, per non annegare, quando anche le nostre sicurezze rivelano tutta la loro inconsistenza.
«Nessuno può attraversare il mare di questo secolo se non è portato dalla Croce di Cristo» (S. Agostino).
Ben più che zattera: vera e propria imbarcazione di salvezza, la Croce di Cristo.
Rimane la preghiera, a traghettare questi nostri fratelli sulle rive sicure del cuore misericordioso dell’Eterno.
Commenti(6)
Isabella Malagrinò dice
27 Febbraio 2023 alle 10:34Quanta tristezza in questa immagine!Signore, fa che il nostro cuore possa essere una zattera dove i nostri fratelli possano aggrapparsi per essere traghettati verso di Te.
Fabio dice
27 Febbraio 2023 alle 10:43Ci vorrebbe una zattera cui aggrapparsi quando si presentano pericoli, primo fra tutti quello di perdere la vita.. Tutto si sta degradando ! Attraversare il mare di questo secolo è sempre più insicuro.
P. S. Sabato insieme a un centinaio diVolontari abbiamo pulito ( simbolicamente si diceva ) un tratto di costa, comune di Codigoro FE ma abbiamo raccolto centinaia di sacchi di rifiuti.
Dovrebbe essere un messaggio per i Cittadini, ma questa operazione si ripete ogni anno e da oltre vent’anni non si vedono risultati anzi………..
Patrizia dice
27 Febbraio 2023 alle 12:54E i bambini. Noi amiamo enormemente i nostri – anche gli altri. Noi vorremmo spazzare via le contrarietà per i nostri – anche gli altri. Noi vogliamo essere buoni genitori – anche gli altri. Noi siamo alla ricerca del meglio per loro – anche gli altri. Noi facciamo le scelte che ci sembrano più giuste per loro – anche gli altri. Noi cerchiamo di predisporre un futuro favorevole e migliorativo per loro, confidando nella benevolenza degli accadimenti- anche gli altri.
Patrizia dice
27 Febbraio 2023 alle 13:05Queste tragedie dovrebbero indurre a un sentimento di lutto l’intera umanità. Temo che sia un sentimento /sensazione durevole per l’attualità della notizia. Siamo così, siamo poveri.
Maria dice
28 Febbraio 2023 alle 10:04Si è vero “Siamo tutti un po’ in viaggio…”
Per associazione di idee mi salta subito in mente la mia prediletta Parabola del buon Samaritano.
I 4 protagonisti sono anche loro in viaggio ciascuno ha una meta_io dico verso Dio_
Penso che ognuno di noi nell’arco della vita, a prescindere dalla personale scelta vocazionale, ha modo di sperimentare a rotazione il ruolo di ciascuno dei personaggi
Si può essere in situazione di bisogno sia materiale che sporituale.. come si può essere
Levita o Sacerdote tutto preso e concentrato verso un Dio da raggiungere senza “distrazioni”
Mi da molto da riflettere l’atteggiamento da Sacerdote o da Levita perché in esso vedo ciò che voi carissime avete scritto. . “E poi quell’attaccamento a noi stessi che lascia a distanza gli altri con i loro drammi vissuti”.
Chissà perché Gesù nella Parabola privilegia il buon Samaritano che
col cuore ha capito che lo scopo del suo viaggio non vale quanto la vita di un uomo….. Gesu sarebbe morto anche per redimere un solo uomo!
Ogni giorno a ciascuno capita di trovarsi nella situazione di dover scegliere .. e non è facile o scontato che si scelga di fare il Samaritano
Personalmente ammiro moltissimo
Santa madre Teresa di Calcutta perché non si è lasciata ingabbiare dalla sua scelta di vita, ma ha vissuto pienamente ciò che Dio vuole da ogni essere vivente in cammino verso di Lui.
Buona quaresima
Francesco dice
6 Marzo 2023 alle 9:05Meditazione profonda ed autentica, come di consueto guarda in faccia alla nostra realtà senza infingimenti ed ipocrisie: non laviamoci le mani, questa tragedia interroga fortemente la nostra vita, invitando a rinunciare a qualcosa di nostro per condividerlo e diventare zattera per qualcuno che nulla ci può dare in contraccambio. Con affetto