Sentirsi travolti e ritrovarsi impotenti. Terre ridenti e cordiali sommerse dal fango. L’acqua, inesorabile continua a precipitare da un cielo divenuto ostile. La piena trascina via con sé ogni cosa: un’intera esistenza di lavoro, affetti, risparmi e sacrifici, in un soffio viene imbrattata, rovinata; tutto da buttare via.
Alluvioni di detriti e fango che hanno immancabili riflessi interiori: il cuore si sente scivolare via, cadere a precipizio, e i punti di riferimento soliti non li ritrova più.
È una festa di santa Rita, questa, molto dolente.
Eppure, proprio Rita ci consegna una parola ulteriore, dalla sua vicenda provata a più riprese dalle alluvioni interiori; silenziosamente, lei ci porge il Crocifisso: “Accoglilo, guardalo, contemplalo, sembra dirci; racconta a lui i tuoi drammi, ma mettiti anche in ascolto di ciò che lui ha da dirti”.
Lui, l’umile Gesù, sa aprire strade con l’aratro della sua Croce, lì dove noi pensavamo che non ci fosse più alcuna strada da percorrere, ma solo un mare di fango. Stringersi a lui apre possibilità nuove, ulteriori, impensate.
«La corrente delle cose temporali ci trascina dietro di sé:
ma il Signore nostro Gesù Cristo nacque come un albero presso le acque di un fiume.
Tu sei trascinato con violenza dalla forza della corrente? Attaccati al legno.
Ti senti travolgere? Stringiti a Cristo»
(Agostino, Comm. Epistola Gv 2,10).
Commenti(4)
Anita dice
22 Maggio 2023 alle 15:33In nome delle persone e delle comunità come la mia colpita da questa disgrazia vi ringrazio per le belle parole.
Nonostante il dolore di aver perso tutto è bello vedere tanti giovani aiutare senza nemmeno conoscere la perosna di cui si pulisce il garage/cantina. Viva la Romagna ! Ci rialzeremo !!!
Cinzia dice
22 Maggio 2023 alle 15:35“Gesù sa aprire strade con l’aratro della sua croce”…che immagine, sorelle. Ma è vero, è così.
Grazie
Anna Maria dice
22 Maggio 2023 alle 15:50Ancora una volta siamo messi difronte alla reale precarietà della vita, ma anche all’urgenza di una profonda ed essenziale riflessione sul Valore della esistenza.
Vivere con la convinzione che è un Dono Divino, quindi sacro, che va tutelato, preservato e condiviso
Giuseppe dice
22 Maggio 2023 alle 16:53In Giappone un esempio di corretta pianificazione nel tempo del rischio idrogeologico: canali di drenaggio sotterraneo esterno dell’area metropolitana, si tratta di un progetto di infrastrutture idriche sotterranee situate a Kasukabe, città giapponese della prefettura di Saitama. I lavori sul progetto sono iniziati nel 1992 e sono stati completati all’inizio del 2006. È la più grande struttura sotterranea di controllo delle inondazioni esistente al mondo ed è stata costruita per mitigare lo straripamento dei principali corsi d’acqua e fiumi della città durante le stagioni delle piogge e dei tifoni. Si trova tra Showa, a Tokyo, e Kasukabe, nella prefettura di Saitama, alla periferia della città, nella Grande Area di Tokyo.
In Italia, dal 2010 ad oggi, i governi che si sono succeduti fino ad oggi hanno presentato moltissimi progetti realizzandone una quota inferiore al 6% e lasciando inutilizzati 8,4 miliardi di euro dedicati al rischio idrogeologico: in ambito spirituale diremmo con Santa Caterina “Le strade dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni” e le immagini delle inondazioni in Emilia ne sono una tragica dimostrazione.
Sia nella vita quotidiana che in ambito spirituale è fondamentale rivalutare la “kairologia”, cioè il saper cogliere il momento opportuno (kairos) per la realizzazione dei nostri progetti, ce lo ricorda Isaia (55,6): “Cercate il Signore mentre si fa trovare, invocatelo mentre è vicino!”. Così e solo così . . . “cadrà la pioggia, strariperanno i fiumi, soffieranno i venti e si abbatteranno sulla nostra casa, ma essa non cadrà, perché sarà fondata sulla roccia.” (Mt 7,25)