Mi ritrovo anche oggi davanti a te, in un silenzio carico del tumulto di mille parole interiori. E domande. Tante, tante.
Tu mi risponderai?
E io, saprò comprendere la voce delle tue risposte?
Con questo dialogo tutto interiore resto a guardarti. Mi soffermo sul tuo volto. Gli occhi soprattutto: un connubio di dolore e dolcezza.
Il tuo sguardo non si sfigura nel rancore, non chiede vendetta.
I tuoi occhi si posano a guardare: la Madre, ai piedi della croce. Rimane il tuo sguardo a comunicarle quelle parole che ora non riesci a esprimere.
E poi i tanti che sono lì a scaricarti addosso la loro rabbia bestiale.
Di lontano, scorgi qualcuno dei tuoi discepoli. Fino a poco prima ti si stringevano attorno, quando venivi acclamato. Ora restano là distanti, come se non ti avessero mai conosciuto. Paurosi, terrorizzati.
I tuoi occhi guardano, considerano. Con pietà. E da ciò che colgono esternamente scorre dentro, nel cuore, un fiume di compassione, come quando si posavano sulla folla sfinita, priva di forze e di orientamento.
Il tuo modo di guardare è unico, inconfondibile, inesprimibile: lo conosce chi se lo è sentito addosso o, meglio, dentro. Ricco di attenzione, di considerazione, come quando si posarono su quel giovane senza nome: «Tu sei prezioso ai miei occhi, sei degno di stima e io ti amo» (cf Is 43, 4): tutto questo gli comunicasti nel tuo sguardo penetrante. Insieme ad una serietà immensa: “Non ti ho amato per scherzo”.
Rimango ancora qualche istante a guardarti, in un silenzio ora meno tumultuoso.
Mi parlano i tuoi occhi, chiedono pietà anche per me.
Umile Gesù, Maestro buono,
aprimi gli occhi della fede
perché io possa riconoscerti come
mio Signore e mio Dio!
Commento
Don Silvio dice
16 Aprilee 2025 alle 18:59Certamente occhi segnati dal dolore e dalle lacrime. Ma anche occhi illuminati dall’ amore più forte di ogni contrarietà. Per questo Gesù continua a vedere nonostante tutto… Come dice il proverbio ” nella vita ci sono delle cose che si vedono bene solo quando gli occhi piangono..” e poi Gesù vedeva nel cuore delle persone. seminando compassione, pietà, fiducia senza umiliare mai..