LABOR – 1 maggio 2020 Oggi, Primo Maggio, ricorre la memoria di San Giuseppe Lavoratore. Questo ci suggerisce alcuni pensieri intorno al lavoro. Stupenda la parabola degli operai chiamati a lavorare nella vigna, nelle diverse ore del giorno (Matteo 20, 1-16). Sembra proprio che Gesù non sopporti di vedere gente
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ORDO AMORIS – 30 aprile 2020 Chiusi nelle nostre abitazioni dal coronavirus, in molti abbiamo avuto l’idea di impiegare il tempo a riordinarle. Anche noi monache stiamo approfittando di questa situazione per mettere ordine nei vari ambienti del monastero. Com’è facile accumulare, anche cose inutili, cianfrusaglie; quanta fatica a staccarsi
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CONFESSIO – 29 aprile 2020 È stato Agostino a inventarla, ma attenzione: la confessio non è quello spiattellarsi in pubblico senza pudore cui purtroppo tanti programmi trash ci hanno assuefatto, facendo leva sulla nostra curiosità un po’ morbosa, un po’ guardona. La confessio è un tipo di preghiera. Un modo
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SILENTIUM – 28 aprile 2020 Il rumore delle nostre città si è improvvisamente smorzato. Ce ne siamo accorti tutti, in questo tempo di coronavirus. E quel baccano di sottofondo costante cui eravamo assuefatti, come d’incanto è sparito. Riaffiorano altri suoni, altre voci. Il cinguettio degli uccelli; il soffio del vento;
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SACRIFICIUM – 27 aprile 2020 Eravamo arrivati a non usare più questa parola. Ci era diventata sospetta e ambigua. La parola sacrificio, praticamente bandita dal nostro vocabolario, ci è stata restituita dal COVID-19. Chi l’avrebbe mai detto. Eppure oggi la pronunciamo con naturalezza, riconoscendola il termine più appropriato per descrivere
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INTERROGARE – 26 aprile 2020 Di primo acchito potrebbe sembrare un verbo non proprio da domenica, ma piuttosto da giorni feriali, da prof e studenti. Ma se accettiamo lo sforzo di non rinchiuderlo nei nostri clichés scolastici, questo verbo ci può riservare delle belle sorprese. Ci può dire qualcosa, anche
Continua a leggereSURGENDI TEMPUS – 25 aprile 2020 Suona la sveglia. Ma tu continui ad indugiare, nel tepore del letto. Lo sai che è ora di alzarti, eppure rimandi il momento di uscire fuori da quello stato di torpore, e ti dici: “Ancora un momento”. Ne sapeva qualcosa Agostino, e riconobbe che
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VULNERATUS, 24 aprile 2020 Dovremmo prestare molta attenzione a come usiamo le parole. Con esse abbiamo l’enorme potere di dare la vita o la morte a una persona. Le parole possono uccidere, quando dicono male, quando calunniano, quando rivangano, quando offendono, quando mentiscono. Delle ferite arrecate dalle parole sentiamo tutti
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LACRIMAE – 23 aprile 2020 Ognuno di noi ha un suo modo per trattenere la memoria delle date notevoli, delle svolte importanti nella propria vita. Quali sono i segni che ti aiutano a marcare i momenti significativi attraversati? I “segnalibri” di Agostino, quelli con cui ritrovava le pagine cruciali della
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